Cinquant’anni fa moriva a Roma la grande Anna Magnani, interprete di film quali Roma città aperta di Roberto Rossellini, L’onorevole Angelina di Luigi Zampa, Bellissima di Luchino Visconti, La carrozza d’oro di Jean Renoir, La rosa tatuata di Daniel Mann, Nella città l’inferno di Renato Castellani, Pelle di serpente di Sidney Lumet, Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, Il segreto di Santa Vittoria di Stanley Kramer, Roma di Federico Fellini e molti altri.
Nata a Roma nel marzo 1908, considerata all’unanimità come una fra le maggiori interpreti femminili della storia del cinema italiano, è stata, oltre che un’attrice simbolo del nostro cinema, una fra le figure più rappresentative della “romanità” cinematografica del Novecento.
Celeberrime le sue performance in capolavori quali Roma città aperta (1945) di Roberto Rossellini, Bellissima (1951) di Luchino Visconti, La rosa tatuata (1955) di Daniel Mann, con Burt Lancaster, e con cui vinse – fu la prima attrice italiana – un Oscar come Miglior Attrice Protagonista, e Mamma Roma (1962) di Pier Paolo Pasolini.
Anna Magnani ha inoltre vinto due David di Donatello – per Selvaggio è il vento (1957) di George Cukor e Nella città l’inferno (1959) di Renato Castellani – , cinque Nastri d’Argento – per Roma città aperta, L’onorevole Angelina (1947) di Luigi Zampa, L’amore (1948) di Roberto Rossellini, il già citato Bellissima, e Suor Letizia – il più grande amore (1956) di Mario Camerini -, un Globo d’Oro – per il televisivo Correva l’anno di grazia 1870 (1972) di Alfredo Giannetti -, un Golden Globe (per La rosa tatuata), un Bafta (anch’esso per La rosa tatuata), due National Board of Review (per Roma città aperta e La rosa tatuata), un New York Film Critics Circle Award, una Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia (per L’onorevole Angelina), un Orso d’Argento al Festival di Berlino (per Selvaggio è il vento) ed un Premio Saint Jordi come Miglior Attrice Straniera per Nella città l’inferno.
Ha inoltre ottenuto due candidature ai Nastri d’Argento – come attrice protagonista per Nella città l’inferno e come Attrice non Protagonista per La traversata (1966), episodio di Made in Italy di Nanni Loy -, due candidature ai Golden Globe – come Miglior Attrice in un film drammatico per Selvaggio è il vento e come Miglior Attrice in un film commedia o musicale per Il segreto di Santa Vittoria (1969) di Stanley Kramer -, ed una candidatura al Bafta (come Miglior Attrice protagonista internazionale per Selvaggio è il vento).
Fra gli altri film ricordiamo Scampolo (1928) di Augusto Genina, il suo esordio cinematografico in una piccola parte (non accreditata), La cieca di Sorrento (1934) di Nunzio Malasomma, Quei due (1935) di Gennaro Righelli, Cavalleria (1936) di Goffredo Alessandrini, La principessa Tarakanova (1938) di Mario Soldati, Una lampada alla finestra (1940) di Gino Talamo, Teresa Venerdì (1941) di Vittorio De Sica, Finalmente soli (1942) di Giacomo Gentilomo, La vita è bella (1943) di Carlo Ludovico Bragaglia, L’ultima carrozzella (1943) di Mario Mattoli, Il fiore sotto gli occhi (1944) di Guido Brignone, Abbasso la miseria! (1945) di Gennaro Righelli, Il bandito (1946) di Alberto Lattuada, Avanti a lui tremava tutta Roma (1946) di Carmine Gallone, Abbasso la ricchezza! (1946) di Gennaro Righelli, Lo sconosciuto di San Marino (1947) di Michal Waszynski e Vittorio Cottafavi, Assunta Spina (1948) di Mario Mattoli, L’amore (1948) di Roberto Rossellini, Vulcano (1950) di William Dieterle, Camicie rosse (1952) di G. Alessandrini, La carrozza d’oro (1952) di Jean Renoir, Anna Magnani (1953) di Luchino Visconti, episodio di Siamo donne, Pelle di serpente (1959) di Sidney Lumet, tratto da Tennessee Williams e in cui recita con Marlon Brando, Maureen Stapleton e Joanne Woodward, Risate di gioia (1960) di Mario Monicelli, con Totò e un giovane Ben Gazzara, La pila della Peppa (1963) di Claude Autant-Lara, il già citato Il segreto di Santa Vittoria di Stanley Kramer, con Anthony Quinn, Virna Lisi, Hardy Kruger ed un giovane Giancarlo Giannini, Roma (1972) di Federico Fellini.
In televisione recita in Tre donne (1971), una serie di tre film tv (La sciantosa, 1943: un incontro e L’automobile) diretti da Alfredo Giannetti e nel già citato Correva l’anno di grazia 1870.
Negli oltre trentacinque anni compresi fra il 1929 ed il 1966, Anna Magnani recita in decine di spettacoli. Dalla metà degli anni Trenta è molto attiva nel teatro di rivista con i fratelli Guido e Giorgio De Rege, lavorando poi, a partire dal ’41, in una serie di fortunati spettacoli con Totò, scritti e diretti da Michele Galdieri (fra cui Quando meno te l’aspetti, Volumineide, Che ti messo in testa?, e Con un palmo di naso).