Ancora simbolo dell’incuria. E simbolo dei tesori d’Italia oltraggiati. Pompei oggi è questo. La ferita subita con il crollo della Casa dei gladiatori il 6 novembre 2010 fa sempre male. Per dire cosa accade e anche che cosa non accade a Pompei e in Italia, si svolge nella vicina Reggia di Portici, nella Sala Cinese, l’incontro “Il Bel Paese maltrattato – Pompei un anno dopo” alle 11.00 di sabato 5 novembre
Ancora simbolo dell’incuria. E simbolo dei tesori d’Italia oltraggiati. Pompei oggi è questo. La ferita subita con il crollo della Casa dei gladiatori il 6 novembre 2010 fa sempre male. Per dire cosa accade e anche che cosa non accade a Pompei e in Italia, si svolge nella vicina Reggia di Portici, nella Sala Cinese, l’incontro “Il Bel Paese maltrattato – Pompei un anno dopo” alle 11.00 di sabato 5 novembre. Il titolo dell’appuntamento è ricavato dal libro di Roberto Ippolito “Il Bel Paese maltrattato”, pubblicato dalla Bompiani, che partecipa alla discussione con Vittoria Brancaccio, presidente Agriturist, Enzo Feliciani, segretario nazionale Uil Beni culturali; introduce Paolo Masi, preside facoltà agraria università Federico II; coordina Carlo Franco, “La Repubblica”.
Gli scavi hanno bisogno di attenzione concreta. Aspettano cure e risorse. La sicurezza del sito patrimonio Unesco è a rischio. Ricordare Pompei significa ricordare il degrado di tante, troppe meraviglie. L’incontro organizzato in una cornice di eccezionale pregio vicino agli scavi rappresenta una denuncia. Ma anche l’occasione per insistere sull’identità italiana da tutelare, sul legame fra territorio e cultura, sulla spinta al turismo più qualificato e quindi allo sviluppo.
G. Currado
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