‘Riflessioni dal cielo, meditazioni in Terra: arte moderna calligrafica nel mondo arabo’ e’ il titolo della mostra sulla calligrafia araba esposta nei Mercati di Traiano a Roma e che si concluderà il 10 giugno.
‘Riflessioni dal cielo, meditazioni in Terra: arte moderna calligrafica nel mondo arabo’ e’ il titolo della mostra sulla calligrafia araba esposta nei Mercati di Traiano a Roma e che si concluderà il 10 giugno. In mostra ci sono le opere d’arte calligrafiche dei piu’ importanti artisti contemporanei arabi e islamici, provenienti dalla collezione del Jordan National Gallery of Fine Arts, e l’arte calligrafica e’ celebrata in tutte le sue componenti spirituali. L’evento e’ stato presentato stamane alla stampa attraverso un tour guidato da Khalid Khreis, direttore generale del Museo nazionale giordano e lui stesso artista. Tra le opere esposte quelle dell’iracheno Rafa al’Nasiri ‘Da una terra lontana’, e che riguarda poesie scritte con la calligrafia in stile Niskha; della principessa giordana Wajdan al Haschimi, dove dominano i temi sufi con due tipi di calligrafia, diwani e thuluth; l’opera astratta senza titolo dell’artista giordano Khalid Khreis che usa l’acrilico su carta.
il quadro in bianco e nero intitolato ‘Nun’ dell’artista qatariota; l’opera dell’artista irachena Leila Kawash che ha usato una tecnica mista e lo stile di calligrafia ‘maghriby’ (marocchino), molto usato nel mondo arabo. E infine l’opera ‘Il padrone della gente e’ il loro servo’ in stile thuluth dell’artista giordana Farouk Lambaz. La mostra, come hanno spiegato gli organizzatori, non punta sulle regole della calligrafia araba, ”ma sulla capacita’ delle lettere e la loro flessibilita’ utile a creare una base per quadri figurativi moderni”.
L’evento e’ stato organizzato grazie all’iniziativa del direttore generale del museo giorano, Khalid Khreis, dell’Ambasciata giordana, della Fondazione Roma Mediterraneo e della Camera di Commercio italo-araba con il contributo della principessa giordana Wijdan Al-Hashemi e sotto l’egida della regina Rania di Giordania. La stessa principessa giordana, presidente della Royal Society of Fine Arts, si e’ detta fiera ”che una parte dei capolavori del museo nazionale giordano venga esposta proprio nella capitale dell’arte”. Da parte sua, il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, Umberto Broccoli, ha sottolineato l’importanza di organizzare la mostra nei Mercati di mercati di Traiano considerato un luogo ricco di opere artistiche romane. Parlando della scrittura e delle lettere, Broccoli ha evidenziato che l’arte e’ partita proprio dai segni, con i quali gli uomini cominciarono a dipingere sui muri per raccontare storie. Dopo la tappa di Roma, la mostra sara’ itinerante e tocchera’ la Spagna il prossimo anno con l’inagurazione a Valencia e Madrid.
Foto Monica Palermo ©
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