Si è spento nella notte nella sua casa romana il decano dei critici cinematografici e presidente dei David di Donatello Gian Luigi Rondi.
Era nato a Tirano, in Valtellina, il 10 dicembre 1921 e aveva cominciato la carriera nel 1946 sulle colonne de ‘Il Tempo’. E’ stato direttore e presidente del Festival di Venezia e poi del Festival di Roma. Era Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e Legion d’Onore di Francia.
Nell’arco di una carriera lunga settant’anni, si è dimostrato un instancabile scrittore di recensioni, creatore di premi, organizzatore di rassegne. “Sono abituato a fare. L’inerzia mi annoia, mi avvilisce”, spiegava.
Le sue giornate si aprivano all’alba con la lettura dei quotidiani, e spesso alzava il telefono per complimentarsi o discutere sugli articoli scritti dai colleghi direttamente con loro. Descriveva la sua giornata tipo “Mi alzo alle sei, scrivo fino alle nove, passo la mattina ai David. Di pomeriggio vado all’Auditorium per gestire il festival del film di Roma. La sera vedo i film per scriverne la mattina dopo. Vita mondana non ne faccio, la riduco al minimo. Chi mi conosce bene dice che le mie apparizione a feste, pranzi o cene consistono solo in una “toccata e fuga”.
Si era dimesso con amarezza malcelata dall’incarico di presidente della Festa di Roma nel 2012: “Mi sento liberato da un peso, mi sono sacrificato per il bene del festival”.