Auguri a Angie Dickinson

La grande attrice americana, interprete di film quali “Un dollaro d’onore” di Hioward Hawks, “Contratto per uccidere” di Don Siegel,...

Angie Dickinson con John Wayne in "Un dollaro d'onore" di Howard Hawks

La grande attrice americana, interprete di film quali “Un dollaro d’onore” di Hioward Hawks, “Contratto per uccidere” di Don Siegel, “La caccia ” di Arthur Penn, “Senza un attimo di tregua” di John Boorman, “Sfida oltre il fiume rosso” di Richard Thorpe, “Vestito per uccidere” di Brian De Palma, “Sabrina” di Sydney Pollack e molti altri, spegne ottantacinque candeline.

Nata a Kulm – nel North Dakota – nel 1931, Angelina Brown – meglio nota come Angie Dickinson – seconda delle tre figlie di un piccolo editore, nel ’42 si trasferisce in California e, dopo aver conseguito il diploma (1946) e prima di iscriversi al college, lavora come segretaria in un aeroporto e partecipa ad un concorso di bellezza classificandosi al secondo posto.

Laureatasi in Economia nel ’54, nello stesso anno esordisce al cinema in Un pizzico di fortuna di Jack Donohue, e, dopo vari ruoli secondari (La giungla dei temerari – 1955 – di Allan Dwan, La rosa gialla del Texas – 1955 – di Harold D. Schuster, Sangue caldo – 1955 – di Richard Wilson, con Robert Mitchum e Jan Sterling, L’imboscata selvaggia – 1956 – di Albert C. Gannaway), ottiene i suoi primi ruoli da protagonista nel western Il vendicatore dell’Arizona (1956) di Andrew V. McLagen, con James Arness (il quale, di lì a breve, abbandonerà il cinema per passare alla televisione e diventare protagonista dei telefilm western Gunsmoke, 1956-75 e Alla conquista del West, 1977-79, e del poliziesco McLaine, 1982-83), e La porta della Cina (1957) di Samuel Fuller.

Rifiutando l’immagine di bionda platinata (si vedano “dive” dell’epoca come Marilyn Monroe o Jayne Mansfield) o di mora (alla Jane Russell) in voga negli anni Cinquanta, si propone con un look differente, mettendo in risalto il colore naturale dei suoi capelli (un castano chiaro). Con tale look interpreta il ruolo che segnerà la sua consacrazione: quello della giocatrice d’azzardo del celebre western Un dollaro d’onore (1959) di Howard Hawks, in cui lavora con John Wayne, Dean Martin, Ricky Nelson e Walter Brennan.

A tale ruolo seguiranno dieci/dodici anni molti intensi, un periodo in cui sarà protagonista di numerosi film, diventando una fra le attrici americane più note degli anni Sessanta. Ricordiamo Colpo grosso (1960) di Lewis Milestone, Desiderio nel sole (1961) di Gordon Douglas, con Peter Finch e Roger Moore, Jessica (1962) di Jean Negulesco, Capitan Newman (1963) di David Miller, il gangster movie Contratto per uccidere (1964) di Don Siegel, remake de I gangsters (1946) di Robert Siodmak (con Burt Lancaster e Ava Gardner), tratto da un racconto di Ernest Hemingway ed in cui lavora con Lee Marvin, John Cassavetes e con Ronald Reagan (futuro governatore della California e Presidente degli Stati Uniti), L’arte di amare (1965) di Norman Jewinson, La caccia (1966) di Arthur Penn, con Marlon Brando, Robert Redford, Jane Fonda e Robert Duvall, Combattenti nella notte (1966) di Melville Shavelson, il gangster movie Senza un attimo di tregua (1967) di John Boorman, in cui lavora nuovamente con Lee Marvin, i western Sfida oltre il fiume rosso (1967) di Richard Thorpe, con Glenn Ford e Chad Everett, e Appuntamento per una vendetta (1969) di Burt Kennedy, in cui lavora nuovamente con Robert Mitchum. 

Negli anni Settanta appare in film come Settimo potere (1971) di Bob Wynn, Funerale a Los Angeles (1972) di Jacques Deray, F. B. I. e la banda degli angeli (1974) di Steve Carver, Labirinto (1978) di Claude Pinoteau, Vestito per uccidere di Brian De Palma, Caccia selvaggia (1980), in cui lavora con Charles Bronson e Lee Marvin.

A partire dagli anni Novanta dirada le sue apparizioni, lavorando in film come Sabrina (1994) di Sydney Pollack, remake del classico film omonimo (1954) di Billy Wilder (con Audrey Hepburn, Humphrey Bogart e William Holden) ed interpretato da Julia Ormond, Harrison Ford e Greg Kinnear, Inganno diabolico (1996) di Danny Huston, Il maschio della strega (1996) di Geraldine Creed, The Last Producer (2000) di Burt Reynolds, Un sogno per domani (2000) di Mimi Leder, con Kevin Spacey e Helen Hunt, Ocean’s ElevenFate il vostro gioco (2001) di Steven Soderberg, con George Clooney, Scene Smoking: Cigarettes, Cinema & Myth of Cool (2001) di Terry Moloney, 3055 Jean Leon (2006) di Agustì Vila.

In televisione esordisce in un episodio (1954) della serie Death Valley Days e, per oltre quindici anni, continuerà ad apparire in telefilm quali Broken Arrow, Buffalo Bill  Jr, Carovane verso il West, Cheyenne, Il fuggiasco, Gunsmoke, Le leggendarie imprese di Wyatt Earp, Men Into Space, La parola alla difesa, Perry Mason, The Restless Gun.

Nel ’64/’65 interpreta il ruolo di Carol Tredman nel celebre telefilm medico Il dottor Kildare, con Richard Chamberlain.

Dal ’74 al ’78 è protagonista del telefilm poliziesco Pepper Anderson agente speciale (il suo ruolo televisivo più noto) in cui lavora con Earl Holliman, e che narra le vicende di una caparbia donna poliziotto di Los Angeles in grado di travestirsi e infiltrarsi fra i criminali per smascherarli e trovare le prove per il loro arresto. Si tratta del primo telefilm poliziesco americano ad aver per protagonista una donna e, dal successo di tale serie, negli anni immediatamente successivi, ne nasceranno altre (fra cui Charlie’s Angels, La donna bionica e Wonder Woman).

A partire dal 2008 ha abbandonato le scene e si è ritirata vita privata.  

Alessandro Poggiani

Alessandro Poggiani

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da vent'anni circa, ha lavorato come battitore per libri, saggi ed articoli, e come segretario di produzione per un docufilm su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore, con la Dino Audino editore e con AGR. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e fotografo in occasione di incontri, dibattiti, presentazioni di libri, fiere librarie, vernissages e spettacoli teatrali.