Auguri a Ryan O’Neal. Driver compie 75 anni

Ryan O’Neal il 20 aprile 2016 ha compiuto settantacinque anni. Nato a Los Angeles nel 1941, Charles Patrick Ryan O’Neal...

una scena di "Driver - L'imprendibile"

Ryan O’Neal il 20 aprile 2016 ha compiuto settantacinque anni.

Nato a Los Angeles nel 1941, Charles Patrick Ryan O’Neal è figlio di uno scrittore e sceneggiatore di origine irlandesi e inglesi, e di un’attrice statunitense di origini irlandesi e per metà ebraiche ashkenazite. Dopo alcune apparizioni in telefilm quali Gli intoccabili, Il virginiano, Perry Mason e Carovane verso il West, fa conoscere presso il “grande pubblico” recitando, dal ’65 al ‘69 nella soap opera Peyton Place. Insieme, a lui, come protagonista femminile, lavorava una giovane Mia Farrow, che di lì a breve si sarebbe affermata con il celebre Rosemary’s Baby (1968) di Roman Polanski.

Dopo alcuni ruoli secondari in film come Il ranch della violenza (1962) di Arthur Hiller o I formidabili (1969) di Michael Winner, la notorietà arriva con l’interpretazione di Oliver Barrett IV in Love Story (1970), in cui lavora con Ali MacGraw e Ray Milland – che interpreta suo padre – e con cui ottiene la Nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista, il David di Donatello come Miglior Attore Straniero, e la Nomination al Golden Globe. Tale ruolo, visto anche l’enorme successo del film, è uno fra quelli per cui O Neal è maggiormente noto presso il “grande pubblico”. Tuttavia, i suoi film più interessanti arriveranno negli anni immediatamente successivi. Lo ricordiamo nel ruolo del giovane cowboy amico di William Holden nel western Uomini selvaggi (1971) di Blake Edwards in coppia con un’indiavolata Barbra Streisand in Ma papà ti manda sola? (1972) di Peter Bogdanovich e Ma che sei tutta matta? (1979) di Howard  Zieff, in Paper Moon – Luna di Carta (1973) di Peter Bogdanovich, in cui recita con sua figlia – all’epoca bambina – Tatum O Neal, ne Il ladro che venne a pranzo (1973) di Bud Yorkin, in Vecchia America (1976) di Peter Bogdanovich, nel bellico Quell’ultimo ponte (1977) di Richard Attenborough, in Oliver’s Story (1978) di John Korty e soprattutto in quelle che vengono considerate le due sue migliori performances: quella del cinico arrivista irlandese protagonista del celebre Barry Lyndon (1975) di Stanley Kubrick e quella dell’abilissimo pilota automobilistico che viene ingaggiato dalle gang criminali per guidare le loro macchine durante gli inseguimenti della polizia in Driver – L’imprendibile (1978) di Walter Hill. Negli anni Settanta viene anche preso in considerazione per il ruolo (poi andato al giovane Al Pacino) di Michael Coleone ne Il Padrino (1972) di Francis Ford Coppola e per quello (per cui verrà poi ingaggiato a Sylvester Stallone) di Rocky Balboa in Rocky (1976) di John Avildsen.

Alla fine di quel decennio conosce Farrah Fawcett, all’epoca star del telefilm Charlie’s Angels (1975-79), che diventerà la sua compagna e con la quale lavorerà in vari film, fra cui Sacrificio d’amore (1989) di David Greene e la serie televisiva Good Sports (1991-92).

Fra gli altri  suoi film ricordiamo La febbre del gioco (1985) di Richard Brooks, Uno strano caso (1989) di Emile Ardolino, Infedeli per sempre (1996) di Paul Mazursky e Waste Land (2007) di Rebecca Chaney .

Nonostante una vita privata piuttosto turbolenta, è rimasto in attività anche in età più avanzata. In televisione, nel 2006 entra a far parte del cast fisso di Bones, in cui interpreta il ruolo del padre della protagonista, l’anatomo-patologa Temperance Brennan – interpretata da Emily Dechanel -, mentre nel 2010-11 è apparso in alcuni episodi di 90210.

 

Alessandro Poggiani

Alessandro Poggiani

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da vent'anni circa, ha lavorato come battitore per libri, saggi ed articoli, e come segretario di produzione per un docufilm su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore, con la Dino Audino editore e con AGR. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e fotografo in occasione di incontri, dibattiti, presentazioni di libri, fiere librarie, vernissages e spettacoli teatrali.