Complice la crisi economica, che spinge a inventarsi un lavoro, e il costo della benzina che sfiora ormai i due euro al litro, sono sempre più i corrieri in bicicletta che sfrecciano nel traffico cittadino. Un mestiere che è realtà da anni nei paesi anglosassoni e nel nord est europeo, ma che solo ora comincia a diffondersi anche da noi.
Complice la crisi economica, che spinge a inventarsi un lavoro, e il costo della benzina che sfiora ormai i due euro al litro, sono sempre più i corrieri in bicicletta che sfrecciano nel traffico cittadino. Un mestiere che è realtà da anni nei paesi anglosassoni e nel nord est europeo, ma che solo ora comincia a diffondersi anche da noi.
Gli ecocorrieri si moltiplicano a Milano, Firenze, Bologna, Parma, Bari, Venezia, Palermo, Catania e Roma non è da meno registrando la presenza sempre più visibile dei corrieri di ‘Eadessopedala’: si possono vedere infatti per le strade della capitale con delle strane bici, i ‘Bullitt’, due ruote da carico con un telaio lunghissimo e la ruota anteriore molto lontana dal manubrio.
A fondare Eadessopedala è stato nel 2009 Thomas Simon, un giovane ungherese venuto a vivere a Roma, con lui lavorano altri sette ragazzi italiani. Due sono residenti, gli altri studenti fuorisede che guadagnano qualcosa per non pesare sulle spalle delle loro famiglie durante gli anni di studio a Roma. Per il momento hanno tutti un contratto di collaborazione. Ma «Eadessopedala» si sta impegnando insieme ad altre aziende del centro-nord, tutte di corrieri in bicicletta, per costituirsi nella forma di cooperativa e garantire maggiore stabilità a se stessi e a chi lavora con loro.
Il 90 per cento delle consegne della srl romana avviene sotto i novanta minuti. Non si può diche che siano sempre più veloci dei pony che si spostano in auto o con lo scooter, ma bisogna far notare che la differenza è davvero poca, e spesso con le bici si è in grado di passare dove i motorini non possono.
Niente motorini inquinanti e rumorosi quindi, ma consegna di pacchi in una modalità ecologica e sostenibile, sia per i “corrieri in bicicletta”, sia per la città.
Thomas e i suoi collaboratori hanno anche pensato a sistemi di pagamento diversi dai tradizionali: è possibile pagare il loro servizio con un bonifico bancario oppure in contanti a fine mese, una volta ricevuta e verificata insieme la fattura emessa, e solo per le corse effettivamente realizzate. In questo modo non occorre conservare l’abbonamento e neanche pagarlo in anticipo: risparmiando un po’ di carta e di tempo, e costruendo relazioni di fiducia.
G. Currado