L’attore americano Earl Holliman, interprete di film come La polizia bussa alla porta di Joseph H. Lewis, Il mago della pioggia di Joseph Anthony, Le colline bruciano di Stuart Heisler, Sfida all’OK Corrall e Il giorno della vendetta, di John Sturges, I quattro figli di Katie Elder di Henry Hathaway, Lo sbarco di Anzio di Edward Dmytryk e Duilio Coletti, e molti altri, compie novantacinque anni.
Nato a Delhi – in Louisiana – nel 1928, adottato e rimasto due volte orfano, Henry Earl Holliman – meglio noto come Earl Holliman -, presta servizio militare in Marina ed esordisce al cinema all’inizio degli anni Cinquanta in piccole parti (in cui a volte non viene neppure accreditato) in film come L’ultima freccia (1952) di Joseph M. Newman, Destinazione Mongolia (1953) di Robert Wise, L’isola del piacere (1953) di Frederick Hugh Herbert, e Morti di paura (1953) di George Marshall.
Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta interpreta ruoli secondari in oltre quaranta film, fra cui ricordiamo Destinazione Mongolia (1953) di Robert Wise, Morti di paura (1953) di George Marshall, L’inferno di Yuma (1953) di Alfred L. Werker, Ad Est di Sumatra (1953) di Budd Boetticher, La lancia che uccide (1954) di Edward Dmytryk, con Spencer Tracy, Richard Widmark, Kathy Jurado, Robert Wagner e Hugh O’ Brian, I ponti di Tokyo-Ri (1954) di Mark Robson, con William Holden e Grace Kelly, La polizia bussa alla porta (1955) di Joseph H. Lewis, con Cornel Wilde, Richard Conte ed un giovane Lee Van Cleef pre Sergio Leone, Tutto finì alle sei (1955) di Stuart Heisler – remake di Una pallottola per Roy di Raoul Walsh, con Humphrey Bogart – ed interpretato da Jack Palance e Shelley Winters, Il pianeta proibito (1956) di Fred M. Wilcox, con Leslie Nielsen, Anne Francis e Walter Pidgeon, Le colline bruciano (1956) di Stuart Heisler, con Tab Hunter, Nathalie Wood e Skip Homeier, Il gigante (1956) di George Stevens, con Rock Hudson, Elizabeth Taylor e James Dean, Il mago della pioggia (1956) di Joseph Anthony, in cui recita con Burt Lancaster, Katharine Hepburn, Wendell Corey e Lloyd Bridges, e con cui vince il Golden Globe come Miglior Attore non Protagonista, Sfida all’OK Corrall (1957) di John Sturges, con Burt Lancaster, Kirk Douglas, Rhonda Fleming e Jo Van Fleet, Schiava degli apaches (1957) di Charles Marquis Warren, Alla larga dal mare (1957) di Charles Walters, Il giorno della vendetta (1959) di J. Sturges, con Kirk Douglas, Anthony Quinn, Carolyn Jones e Brad Dexter, L’agguato (1959) di Norman Panama, Un marziano sulla Terra (1960) di Norman Taurog, Area B2: attacco! (1961) di Byron Haskin, Estate e fumo (1961) di Peter Glenville, I quattro figli di Katie Elder (1965) di Henry Hathaway, con John Wayne, Dean Martin e George Kennedy, Lo sbarco di Anzio (1968) di E. Dmytryk e Duilio Coletti, con Robert Mitchum, Peter Falk e Arthur Kennedy, La forza invisibile (1968) di Byron Haskin.
A partire dall’inizio degli anni Settanta dirada le sue apparizioni cinematografiche – il disneyano Perdipiù, il segugio fannullone (1972), di Vincent McEveety, Relazioni disperate (1979) di Marvin J. Chomsky, Pelle di sbirro (1981), di Burt Reynolds, Bad City Blues (1998) di Michael Stevens, The Perfect Tenant (2000) di Doug Campbell – e lavora soprattutto in televisione, dove interpreta il Tenente Crowley, il partner di Angie Dickinson nel telefilm poliziesco Pepper Anderson agente speciale (1974-79, oltre novanta episodi), noto per esser stato il primo telefilm poliziesco ad avere per protagonista una donna, nonché il primo a toni drammatici di successo della tv americana con una protagonista femminile (dal successo di tale serie, negli anni immediatamente successivi, ne nasceranno altre, fra cui Charlie’s Angels, La donna bionica e Wonder Woman).
In televisione ha interpretato anche Where Is Everybody? (La barriera della solitudine, 1959), il primo episodio della serie cult The Twilight Zone (Ai confini della realtà). Inoltre, è apparso in vari film tv – Westinghouse Presents: the Dispossessed (1961), La mano della vendetta (1969), Smoke (1970), Tribes (1970), Montserrat (1971), Cannon (1971, The Six Million Dollar Man: Wine, Women and War (1973), La pattuglia dei dobermann al servizio della legge (1973), Cry Panic (1974), Alexander: The Other Side of Dawn (1977), The Solitary Man (1979), Where the Ladies Go (1980), Country Gold (1982), Shattered If Your Kid’s On Drugs (1986), American Harvest (1987), Gunsmoke: Sfida a Dodge City (1987), Night Man (1997) ed in alcuni episodi di telefilm e serie tv – Hotel de Paree (1959-60, oltre trenta episodi), Scacco matto (1962), The Wide Country (1962-63, ventotto episodi), Bonanza (1965), Il virginiano (1965), Uccelli di rovo (1983, tre episodi), Palm Springs (1991, quattro episodi), La signora in giallo (1991 e 1994, due episodi), e molti altri.
All’inizio degli anni Duemila abbandona la recitazione. Attivista animalista di lunghissimo corso, Earl Holliman è stato per circa trent’anni presidente dell’organizzazione no profit in difesa degli animali “Actors and Others for Animals”. Di tale associazione è presidente onorario dal 2011, anno in cui si è ritirato a vita privata nel suo ranch, dove, fin dagli anni Ottanta, alleva cavalli.
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