Saranno 6,5 i miliardi stanziati dal governo per portare la fibra ottica nelle case degli italiani, un piano dell’esecutivo con un obiettivo: riportare sotto il controllo pubblico le reti infrastruttrali di telecomunicazioni.
Il progetto sarà affidato a Enel, il colosso elettrico controllato dal ministero del Tesoro avrebbe infatti, secondo il governo, le qualità necessarie per sostenere l’ambiziosa opera e finalmente accelerare i tempi sulla banda di ultima generazione. L’italia è infatti tra i paesi europei più indietro su questo tema. La scelta dell’azienda guidata da Francesco Starace avrebbe inoltre come conseguenza non secondaria la marginalizzazione del ruolo di Telecom, visto che Enel ha già comunicato alle autorità competenti la piena disponibilità, impegnandosi a portare a compimento il lavoro in soli 3 anni. Palazzo Chigi non ha chiuso le porte ad altri candidati e soggetti interessati ma le condizioni e i requisiti richiesti sembrano poter essere soddisfatti solo dall’azienda elettrica data la sua immensa immensa rete. I cavi elettrici di Enel arrivano in tutte le case ma soprattutto in maniera omogenea in tutte le aree della penisola e, approfittando poi della necessità di sostituire tutti i contatori con quelli di nuova generazione, Enel dovrebbe semplicemente affiancare la fibra ottica ai cavi elettrici; tecnica chiamata “posa aerea” utilizzabile dopo una recenta normativa che permette di stendere i cavi della banda larga sui tralicci elettrici, riducendo notevolmente i costi.
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