Il 7 aprile a Palazzo Chigi il premier Matteo Renzi ha presentato il piano sulla banda larga insieme all’amministratore delegato Enel Francesco Starace.
L’obiettivo è la formazione di una società per costruire una rete di fibra ottica per portare la banda larga nelle aree C e D, quelle più a rischio fallimento di mercato, senza però escludere le zone A e B.
Alcuni territori potranno usufruire del progetto Enel per la copertura in 224 città per portare ovunque la banda larga.
“Potenzialmente potremmo arrivare in tutta Italia” ha affermato Starace.
Lo scopo di Enel però non è solo l’Italia, ma anche l’estero, nei paesi dove l’azienda è presente.
Enel ha invitato al progetto potenziali partecipanti e società come Wind e Vodafone sono sembrate interessate, ma altre come Telecom e Fastweb non si sono ancora esposte.
“L’Italia ha come obiettivo da qui al 2020 coprire il 100% a 30 mega bps mentre l’obiettivo è arrivare al 50% di abbonamenti che arrivino a 100 mega bps”, ha detto il premier.
A maggio saranno pronti i primi abbonamenti a Perugia, seguita da Bari, Venezia, Catania e Cagliari. Per la banda larga esiste un fondo dello Stato con quasi 5 miliardi del Cipe, 3 dei quali già stanziati.
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