Francesca Cesaroni in mostra a Palazzo Venier con Afrodite, il suo amante Ares, i loro figli

Palazzo Venier, Centro per l’arte contemporanea, ospita la mostra dell’artista Francesca Cesaroni dal titolo “Afrodite, il suo amante Ares, i loro figli”.

Da sempre il Mito ci racconta e ci rappresenta nelle innumerevoli manifestazioni dell’umano, senza che il tempo ne infici la portata simbolica. Oggi come allora, dopo migliaia di anni, la sua forza è intatta e pervasiva. La mostra è dedicata ad Afrodite, dea dell’amore, al suo amante Ares, dio della guerra, e ai loro figli: Eros amore passionale, Anthéros amore corrisposto, Imeros impulso d’amore irrefrenabile, Armonia amore romantico, Photos nostalgia per l’amato lontano, Daimos terrore della guerra Phobos paura, angoscia, sempre in coppia con Daimos.

Le figure, sculture e fotografie, ospitano i sentimenti contenuti nei vari personaggi del mito.

La domanda di fondo che si pone l’artista riguarda il nesso fra le due divinità Ares e Afrodite, così apparentemente in contrasto nelle rispettive simboliche rappresentanze di Amore e Guerra. La loro progenie incarna le varie sfaccettature dei sentimenti provenienti dai simboli genitoriali.

Perché il mito ha posto le due divinità così connesse? Perché dunque l’Amore avrebbe da sempre bisogno della Guerra?

L’ipotesi più probante, oggi più che mai, si ottiene invertendo i poli: la Guerra per placarsi ha bisogno di Amore.

 

Francesca Cesaroni, psicologa, psicoanalista junghiana, ha svolto attività clinica privatamente e prevalentemente in contesti universitari. Nel 2006 lascia l’esercizio professionale e la ricerca teorico-clinica per la ricerca artistica, attuando un cambiamento radicale nell’esteriorità dei modi e degli strumenti espressivi, scegliendo la scultura e l’immagine fotografica come mediatori preferenziali, ma mantenendo la stessa centralità dell’attenzione sull’Uomo e sul suo mondo interno, sulle dinamiche relazioni con l’altro da sé. Nel 2008 ha realizzato una personale di sculture e lavori fotografici a Roma all’interno di spazi di sua progettazione architettonica, dal titolo Luoghi per Narciso, curata da Ludovico Pratesi. Ha esposto in numerose collettive italiane. Nel 2012 la sua  personale dal titolo Architetture del Sé, a cura di Achille Bonito Oliva, e nel 2019 l’ultima dal titolo Eros e sue ombre, a cura di Gianni Mercurio.

 

La mostra di Francesca Cesaroni Afrodite, il suo amante Ares, i loro figli, inaugurata lo scorso giovedì 7 aprile, rimarrà aperta al pubblico (visitabile su appuntamento) presso Palazzo Venier, Centro per l’arte contemporanea per circa un mese salvo proroghe.

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