Giorgio Napolitano, il Presidente emerito della Repubblica italiana e senatore a vita, è scomparso all’età di 98 anni.
La notizia della sua morte è stata confermata dopo giorni di speculazioni riguardo all’aggravamento delle sue condizioni di salute. Napolitano, nato a Napoli il 29 giugno 1925, era stato ricoverato da tempo in una clinica romana, e negli ultimi tre giorni le sue condizioni già critiche erano ulteriormente peggiorate.
Nel maggio del 2022, Napolitano aveva subito un intervento chirurgico all’addome presso l’ospedale Spallanzani di Roma, il suo secondo intervento dopo aver lasciato la presidenza della Repubblica nel 2015. Nel corso della sua vita politica, Napolitano aveva attraversato diverse tappe significative.
Ex membro del Partito Comunista, aveva successivamente aderito ai Democratici di Sinistra. È stato l’undicesimo Presidente della Repubblica Italiana, servendo dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015. Prima di diventare presidente, aveva ricoperto diverse altre posizioni di rilievo, tra cui la presidenza della Camera durante l’XI Legislatura e il ruolo di ministro dell’interno nel governo Prodi I. Era stato anche deputato dal 1953 al 1996, europarlamentare dal 1989 al 1992 e poi nuovamente dal 1999 al 2004. Infine, era stato nominato senatore a vita nel 2005 da Carlo Azeglio Ciampi, prima di essere eletto Presidente della Repubblica.
Un momento cruciale della sua presidenza è stato il secondo mandato, che ha iniziato nell’aprile 2013. Questo è stato un periodo di stallo politico dopo le elezioni, quando i partiti non riuscivano a trovare un accordo. In questo contesto, Napolitano è stato il primo Presidente della Repubblica nella storia d’Italia a essere rieletto. Durante il suo discorso al Parlamento in cui veniva riconfermato, aveva evidenziato le sfide legate alla sua età avanzata e alle sfide politiche dell’epoca.
Dopo aver affidato a Enrico Letta il compito di formare un governo basato su “larghe intese”, Napolitano aveva annunciato le sue dimissioni da Presidente della Repubblica nel 2014, che poi sono diventate effettive il 15 gennaio 2015, ponendo fine al suo secondo mandato. La sua presidenza è stata caratterizzata da momenti politici intensi e complessi, ma ha segnato un capitolo importante nella storia politica italiana. La sua scomparsa rappresenta la fine di un’era nella politica italiana.