Si è svolta con notevole affluenza di pubblico martedì 24 gennaio 2023 presso la Biblioteca comunale di Sacrofano (RM) la presentazione del libro di Eleonora Mattia “I giorni del coraggio. La forza delle donne oltre la pandemia” (Asylum Press Editor).
Con l’autrice sono intervenute la Dott.ssa Carmela Furnari (MMG), Luisella Cardoni (infermiera) e Patrizia Nicolini (Sindaca di Sacrofano). L’incontro è stato moderato dalla giornalista Viviana Verbaro. Con il contributo delle testimonianze di cittadine tratte da Il tempo al tempo del coronavirus, libro edito dall’Associazione UniAmo Sacrofano nel novembre 2020.
«Con una parola che usiamo spesso e che racchiude un senso di protezione. Non è solo un posto fisico, ma un luogo in cui ci sentiamo al sicuro. Nei tre mesi del lockdown le case si sono trasformate in uffici e scuole, parchi giochi per i più piccoli, cinema e teatri, librerie dove rilassarsi e cucine in cui sperimentare nuovi piatti. Ognuno di noi ha fatto il possibile per abituarsi alla nuova condizione. Le giornate scorrevano spesso tra una call e l’altra, ore racchiuse dentro schermi e continue lezioni in Dad. Eravamo tutti connessi, come un’enorme rete di puntini allineati da congiungere una volta usciti. Ma le persone non possono solo essere una rete virtuale. Per quasi due anni il mondo intero è stato messo in stand by, play lo abbiamo schiacciato solo sui nostri dispositivi. Bastava mettersi alla finestra per capire che qualcosa era cambiato. Gli affetti, le relazioni personali e la routine quotidiana sono stati completamente disconnessi, lasciando un senso di vuoto. È in questo mondo paralizzato che noi donne abbiamo pagato un prezzo più alto degli altri. Mamme, lavoratrici, sorelle, figlie. Non è bastato nemmeno il multitasking femminile per pareggiare i conti, la mole di lavoro è stata così enorme da sfinirci. Abbiamo fatto del nostro meglio destreggiandoci tra la carriera, la casa e i figli. Tante donne si sono trovate costrette a rinunciare al lavoro, altre hanno affrontato una profonda crisi economica e altre ancora hanno capito che la loro casa era un luogo da cui scappare. Per tante, troppe donne, e altrettanti bambini/bambine e ragazzi/ragazze, la casa infatti non è stata altro che una gabbia di violenza dove le urla hanno preso il posto delle canzoni sui balconi e la paura ha colorato i muri di un fitto nero. Donne chiuse in casa senza alcuna via d’uscita, costrette ad un isolamento forzato che ha fatto degenerare situazioni già al limite del vivibile. Sopravvissute a questo inferno quotidiano, che ogni giorno hanno combattuto con il timore di essere ammazzate di botte, che hanno protetto i loro figli, che si sono sentite sole e lontane da qualsiasi affetto, che hanno stretto i denti contro le continue minacce e vessazioni, che hanno perso il lavoro inventandosi un modo per tirare avanti nella disperazione più totale, o si sono trovate senza alcun sostentamento. Una prigione in casa senza nemmeno un’ora d’aria. Il lockdown ha inasprito e fatto degenerare situazioni già complicate, ma ha anche fatto emergere casi di violenza prima tenuti in equilibrio da un filo sottile. Questo libro parla di tutte loro, donne all’apparenza normali ma straordinarie che hanno continuato con impegno e coraggio al servizio degli altri. Leggendo le loro storie mi sembra di conoscerle un po’ meglio […]. E allora quei puntini allineati diventano volti ed emozioni, passione e resilienza. Il mondo si sarà anche fermato […] ma loro no. […] Quindici storie di donne che durante la pandemia hanno continuato a fare del loro meglio, senza abbattersi mai. Nella nostra società spesso il merito o il valore è legato al genere. Per questo cerchiamo di essere sempre più simili agli uomini, sperando così di vederci riconosciuti pari diritti. Quello che non dobbiamo dimenticare è invece essere noi stesse, con i nostri pregi e difetti. Non dobbiamo essere come gli uomini, ma pretendere stesso rispetto e uguali diritti. Solo non rinunciando mai a noi stesse potremo affermarci e finalmente distaccarci dal ruolo subalterno che spesso ci viene affidato. Dobbiamo essere coraggiose e unite, solo così possiamo vincere!» (Eleonora Daniele, Prefazione a Eleonora Mattia, I giorni del coraggio. La forza delle donne oltre la pandemia, Asylum Press Editor, 2021)
«Ho iniziato a scrivere questo libro durante i mesi n cui la pandemia ci ha tenuti chiusi in casa. Tra una riunione e l’altra, rigorosamente da remoto, mentre cercavo di abituarmi alle nuove parole (lockdown, indice Rt, saturazione) e di capire la sottile, ma sostanziale, differenza tra isolamento e quarantena, sentivo il dovere di dare il mio contributo nel fronteggiare gli effetti della pandemia. Le immagini drammatiche in Tv mi provocavano un senso di malessere come pure, per altri versi, ricevere tantissime richieste di aiuto, da più parti. È così che nasce questaraccolta di storie, che possiamo definire “di resistenza”. Storie di donne piene di talenti e di un’eccezionale normalità che diventano una testimonianza collettiva, un articolato racconto da una prospettiva di genere dei mesi della pandemia. Dai dati e dalle ricerche, con cui avevo a che fare ogni giorno, emergeva infatti con forza una realtà inequivocabile: gli effetti della crisi si rivelavano devastanti e, ancora una volta, purtroppo, diseguali. In particolare per le donne e le ragazze costrette, da un lato, a misurarsi con vecchi e nuovi ostacoli, dall’altro, ad affrontare l’incognita di queste sfide. Parola dopo parola ho voluto raccontare storie di donne, le loro emozioni, le loro paure, le nuove prospettive e, soprattutto, il loro coraggio. Storie appassionanti, vere, che ho voluto mettere insieme affinché diventassero uno stimolo per le tante altre donne e ragazze che quotidianamente vivono, direttamente o indirettamente, condizioni di disparità; che si impegnano e lottano nel lavoro, nella vita pubblica, nella sfera familiare, nel mondo dell’educazione, nello sport e nella vita privata, per cambiare ciò che non piace. Un libro che vuole dare una speranza, trovare i lati positivi, la luce nel buio e porre la basi per un risorgimento che corregga tutte le storture, siano esse figlie della pandemia o vecchie e stantie. […] Questa raccolta mi permette […] di raccontare le storie, resistenti e combattenti […] di donne che ho incontrato in questo meraviglioso viaggio […], donne che ho avuto l’onore di conoscere e dalle quali ho imparato tanto, avendo la fortuna di scambiare idee e prospettive. Scambio e interazioni che voglio diventino patrimonio di tutte noi. Una condivisione di esperienze e testimonianze che abbiamo il piacere, e il dovere, di mettere a disposizione di tutte le donne che lavorano il doppio, fuori e dentro casa, semplicemente perché le prospettive sociali chiedono loro di essere buone madri, mogli e anche lavoratrici performanti. Lo dobbiamo, non di meno, a tutte le donne che vorrebbero un figlio ma sanno che questo potrebbe comprometterne la carriera, se non addirittura il lavoro. E non immaginate quante quel lavoro lo hanno perso a seguito della maternità. Lo dobbiamo anche a coloro che un figlio ce l’hanno e avrebbero bisogno di tempi di vita e di lavoro conciliabili con la genitorialità condivisa e con un mondo del lavoro che sia più attento alle esigenze delle famiglie. Lo dobbiamo, infine, alle lavoratrici precarie, a coloro che sono state costrette a rinunciare ad ore di straordinario o alle trasferte e, di conseguenza, a crescere di livello. E come non pensare alle bambine che non si sono potute sporcare col fango o arrampicarsi sull’albero, perché dovevano stare composte; o alle ragazze portate per la matematica che hanno finito per scegliere una facoltà umanistica perché Ingegneria era considerata “da maschi”. Dobbiamo, poi, parlare delle professioniste che, ogni giorno, si alzano e sanno che la loro voce sarà presa meno sul serio solo perché camminano su un elegante décolleté col tacco; di quelle che stanno nell’ombra dei progetti o quelle per cui “le quote non servono” ma, quando poi si deve scegliere, il posto va sistematicamente a un uomo, magari meno qualificato. Perché, in fondo, la meritocrazia funziona bene solo se sei un uomo bianco benestante, altrimenti fai cento volte più fatica a dimostrare il tuo valore. Eppure, hai gli stessi identici diritti. In fondo, è anche un atto di sorellanza e di complicità dedicato a tutte le donne che, per secoli, hanno dovuto fare un passo indietro, nel silenzio. Per non disturbare. Ora invece è il momento di prenderci il nostro spazio e fare rumore» (Eleonora Mattia, Introduzione a I giorni del coraggio. La forza delle donne oltre la pandemia, Asylum Press Editor, 2021)
Una raccolta di storie resistenti di donne, ricche di talento e normali nello stesso tempo, che forniscono una testimonianza collettiva dei mesi della pandemia da una prospettiva di genere. Parola dopo parola, il libro racconta le loro vite, con le loro emozioni, le loro paure, i loro punti di vista e, soprattutto, con il loro coraggio.
Un viaggio che va dal mondo della scuola alla fecondazione assistita, dal contrasto ai disturbi alimentari ed alla violenza di genere fino ai successi di un’atleta paralimpica, passando per l’esperienza unica di un nido bilingue Lis e rivivendo le difficoltà dei primissimi mesi della pandemia con una sindaca contagiata, la mamma di due ragazzi autistici, le operatrici di una casa di riposo e di un drive through, così come un’avvocata, la direttrice di un carcere e una grande direttrice d’orchestra.
Quindici esperienze differenti che accrescono, nel lettore/lettrice, consapevolezza e curiosità su temi sociali, politici, etici. Un fil rouge, quello del covid, che si rivela utile nel restituire la ricchezza delle esperienze di vita e il differente impatto che la crisi – sia sanitaria sia economica sia sociale – ha avuto sulla popolazione.
Un libro che induce il lettore/lettrice ad affrontare (o riaffrontare) i primi mesi della pandemia seguendo due binari, uno razionale ed uno emotivo: «con la testa e il cuore».
Tutti i proventi della vendita di I giorni del coraggio. La forza delle donne oltre la pandemia verranno devoluti all’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Universitario di Tor Vergata diretta dal Prof. Luigi Mazzone sotto la Direzione Generale del Prof. Giuseppe Quintavalle.
Eleonora Mattia è avvocata e, per anni iscritta all’ordine dei giornalisti pubblicisti, ha scritto per «l’Unità». Dopo aver ricoperto, a partire dal 2013, la carica di vice sindaca di Valmontone (RM), nel marzo 2018 è stata eletta in Consiglio regionale del Lazio, dove è Presidente della IX Commissione Lavoro, Formazione, Politiche giovanili, Pari opportunità, Istruzione, Diritto allo studio. Democratica per natura ed ambasciatrice del Telefono Rosa, si è battuta al fianco delle donne, per i diritti delle bambine e dei bambini e per le tutele dei nuovi lavoratori. È stata la prima firmataria delle leggi regionali sul sistema integrato di educazione e istruzione 0/6 anni e sulla parità retributiva fra i sessi, il sostegno dell’occupazione di qualità e dell’imprenditoria femminile e la valorizzazione delle competenze delle donne. Ha promosso la normativa sull’equo compenso per i professionisti, le proposte di legge sulle politiche giovanili, sulla parità nello sport e sui patti educativi di comunità. Si è occupata inoltre dell’istituzione della figura del Disability Manager, di contrasto ai disturbi alimentari, di gratuito patrocinio per le donne vittima di violenza, del rifinanziamento del Premio Regionale “Colasanti-Lopez” e dell’istituzione del Premio “Willy Monteiro Duarte”.
I giorni del coraggio. la forza delle donne oltre la pandemia di Eleonora Mattia, pubblicato da Asylum Press Editor nella collana “Officina d’Arte OutOut”, illustrazioni di Chiara Giorgi – testimonianze di Federica Cataldi (infermiera drive through vaccinale), Gabriella Carnieri Moscatelli (presidente e socia fondatrice Associazione nazionale volontarie “Telefono Rosa”), Eva Ceccatelli (atleta della Nazionale italiana di sitting volley alla Paralimpiadi di Tokyo), Irma Conti (avvocata e presidente Associazione Donne Giuriste Italia), Cristina Costarelli (presidente ANP – Lazio – Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), Laura Dalla Ragione (psichiatra e psicoterapeuta), Laura Mujic (operatrice socio sanitaria per la terza età), Patrizia Nicolini (Sindaca del Comune di Sacrofano), Arianna Pacchiarotti (responsabile Centro PMA del San Filippo Neri a Roma), Mirca Rosciani (pianista, direttrice di coro e d’orchestra), Gloria Sarcina (Coordinatrice reparto malattie infettive al Policlinico Umberto I), Silvana Sergi (direttrice della Casa Circondariale “Regina Coeli” di Roma), Martina Spigarelli (pedagogista), Stefania Stellino (mamma e presidente Angsa Lazio – Associazione nazionale genitori persone con autismo) e Camilla Volante (presidente delle consulte studentesche del Lazio) – e disponibile in libreria e online da novembre 2021, è stato presentato presso la Biblioteca comunale di Sacrofano martedì 24 gennaio 2023.