Sindacati in corteo a Bari il 25 giugno, per dire no al caporalato e rilanciare la centralità della contrattazione nella lotta allo sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Lo hanno deciso le Segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. I tre sindacati di categoria manifesteranno a Bari per rilanciare le proprie proposte e far sì che Governo e istituzioni accelerino l’approvazione del Ddl 2217, varato a novembre e fermo in Senato. All’iniziativa nazionale unitaria interverranno i tre Segretari generali insieme a lavoratori ed esponenti della società civile. La manifestazione ha anche la finalità di incalzare le associazioni datoriali di fronte alla necessità di chiudere, presto e bene, i negoziati sui Cpl. “Vogliamo lanciare un messaggio chiaro e forte al Governo e al Parlamento – affermano in una nota congiunta Luigi Sbarra, Ivana Galli e Stefano Mantegazza alla guida rispettivamente di Fai, Flai e Uila – e dire che il tempo degli annunci è finito. Si individui una corsia preferenziale per il provvedimento, o ci troveremo presto di fronte a nuove vittime dello sfruttamento, della violenza, di vere e proprie forme di schiavismo”. Piaga alla quale bisogna rispondere con le ispezioni e il rispetto delle leggi, ma anche puntando ad innalzare la qualità del lavoro agricolo attraverso il coinvolgimento attivo delle parti sociali”. In assenza di risposte celeri, già da luglio siamo pronti ad avviare iniziative di lotta e mobilitazione”, concludono i Segretari generali di Fai, Flai e Uila.
“Il dramma consumato recentemente a Rosarno purtroppo riflette una condizione inaccettabile di degrado ed emarginazione – afferma in una nota Luigi Sbarra, nella foto, Segretario Generale della Fai Cisl – che può sfociare in qualsiasi momento in rivolta, come dimostrano purtroppo le cronache passate. Una polveriera che si disinnesca con azioni e progetti di sostegno sociale, come previsto dal protocollo sperimentale firmato nei giorni scorsi dal Governo, Regioni maggiormente colpite, tra cui la Calabria, e parti sociali. Chiediamo che si accelerino le procedure di attuazione del Patto e che, di fronte alle grandi stagioni di raccolta alle porte, si avvii immediatamente la fase operativa con i Prefetti” – continua Sbarra – “Il Sindacato è pronto a mettersi a disposizione con le sue risorse, le sue competenze e la sua rete territoriale – aggiunge il leader della categoria agroalimentare della Cisl -, ma dalle istituzioni devono arrivare risposte celeri di contrasto allo sfruttamento e sostegno sociale. Occorre approvare immediatamente il ddl 2217 sul caporalato, che da quasi un anno è stato annunciato e ancora giace al Senato, e bisogna valorizzare tutti gli strumenti sussidiari capaci di arginare la piaga criminale dei caporali. Le polveriere come Rosarno si disinnescano così, con un lavoro partecipato di controllo per la legalità e di integrazione. Anche per questo il 25 giugno scenderemo in piazza a Bari, in una manifestazione unitaria nazionale contro lo sfruttamento”, conclude Sbarra.