La cena delle belve al Festival di Borgio Verezzi

Un omaggio a Vincenzo Cerami (1940-2013). La vicenda si svolge nel 1943, all’epoca dell’occupazione tedesca in Italia. Un gruppo di...

Borgio Verezzi (SV)

Un omaggio a Vincenzo Cerami (1940-2013).

La vicenda si svolge nel 1943, all’epoca dell’occupazione tedesca in Italia. Un gruppo di amici (un libraio e sua moglie – gli organizzatori della cena – , un reduce di guerra, un medico che non si cura di nascondere le sue simpatie per il nazismo, una giovane vedova che vorrebbe entrare nella Resistenza, un cinico omosessuale ed un affarista che collabora con i tedeschi) si riunisce per festeggiare il compleanno di uno di loro. Tuttavia, un fatto drammatico e inaspettato modifica all’improvviso l’allegra atmosfera da rendez-vous, trasformando quelli che fino a poco prima erano amici in gente bieca e senza scrupoli.

Il cinquantunesimo Festival di Borgio Verezzi (SV) si è concluso con la versione italiana (La cena delle belve di Vincenzo Cerami) della pluripremiata pièce francese Le repas des fauves di Vahè Katchà (vincitrice a Parigi di tre Premi Molière).

Una chiusura alla grande per l’ottava prima nazionale nel cartellone estivo 2017 (il debutto è avvenuto martedì 22 agosto 2017 in piazza Sant’Agostino, con repliche il mercoledì 23 ed il giovedì 24), nell’elaborazione drammaturgica di Julien Sibre, il quale, insieme a Virginia Acqua, ne ha anche curato la regia.

Il cast ha visto sul palcoscenico Marianella Bargilli (Sofia), Francesco Bonomo (Pietro), Maurizio Donadoni (Andrea), Ralph Palka (Her Komandant Kaubach), Gianluca Ramazzotti (il Dottore), Giancarlo Ratti (Vittorio), Emanuele Salce (Vincenzo) e Silvia Siravo (Francesca).

Dopo Un borghese piccolo piccolo, tratto dal libro omonimo (1975) di Vincenzo Cerami (da cui fu tratto il film – 1977 – di Mario Monicelli interpretato da Alberto Sordi e Vincenzo Crocitti), La cena delle belve rappresenta il secondo omaggio del Festival Teatrale alla memoria di V. Cerami, scomparso nel luglio 2013 all’età di settantadue anni.

Già da qualche anno il produttore – qui anche interprete – Gianluca Ramazzotti psi proponeva di portare in Italia Le repas des fauves, e ne aveva affidato la traduzione a Vincenzo Cerami, il quale aveva accettato dopo aver letto l’originale, che tuttavia era ambientato in quel di Parigi.

La pièce, scandita da proiezioni di disegni animati e accompagnata in sottofondo da musiche d’epoca e canzoni di Natalino Otto e dell’Orchestra Angelini, alterna momenti di alta tensione a risate e puro divertimento. Lo humor nero e l’assurdità di alcune situazioni si fondono fino all’imprevedibile finale. Un’opera di alto livello che, dopo il debutto a Borgio Verezzi, meriterebbe di andare in tournée in numerosi teatri in giro per l’Italia, dando così a molti altri spettatori la possibilità di scoprirla ed ammirarla.

Prima del debutto, è stato consegnato il premio che la Camera di Commercio Riviere di Liguria  ogni anno assegna allo spettacolo della precedente edizione del Festival “Che si sia distinto particolarmente, coniugando la qualità dell’allestimento e della recitazione al gradimento del pubblico, dimostrando la capacità di catalizzare l’interesse dei media per il nostro territorio in quel felice connubio tra cultura e turismo, che da anni contraddistingue la manifestazione”.

Il riconoscimento è andato a Sorelle Materassi, tratto dal celebre romanzo di Aldo Palazzeschi, adattamento di Ugo Chiti ed interpretato da Milena Vukotic, Lucia Poli e Marilù Prati. A ritirare il premio dalle mani di Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio, Geppy Gleijeses, regista e produttore dello spettacolo.

Alessandro Poggiani

Alessandro Poggiani

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da vent'anni circa, ha lavorato come battitore per libri, saggi ed articoli, e come segretario di produzione per un docufilm su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore, con la Dino Audino editore e con AGR. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e fotografo in occasione di incontri, dibattiti, presentazioni di libri, fiere librarie, vernissages e spettacoli teatrali.