Il “furore” contro il sistema al centro del dibattito organizzato dall’Associazione Nazionale Archeologi al Forte Fanfulla di Roma.
Nel 2011, Roma è stata il crocevia dei movimenti dei lavoratori della conoscenza. L’occupazione del teatro Valle il 14 giugno scorso è una delle punte più avanzate di un sommovimento sociale in un settore popolato da almeno 240 mila persone, cioè coloro che lavorano con la partita Iva, con i contratti di collaborazione, svolgono un lavoro nello spettacolo, nella consulenza, nella formazione, nella ricerca, nel commercio e nell’intermediazione, considerando anche la fortissima presenza delle comunità immigrate che lavorano nelle micro-imprese, nel lavoro domestico o di assistenza.
Alla luce di questa situazione, l’ANA, Associazione Nazionale Archeologi, ha promosso un incontro pubblico dal titolo “La furia dei cervelli”, presso i locali del Fanfulla 101, al quale sono intervenuti Carlo Testini, presidente nazionale Arci, e Salvo Barrano vicepresidente nazionale ANA.
Il titolo dell’iniziativa è tratto da La Furia dei cervelli, il libro scritto da Giuseppe Allegri e Roberto Ciccarelli (presenti all’iniziativa), edito da Manifestolibri, che offre un panorama completo sulla storia del lavoro indipendente e le soluzioni concrete e pragmatiche per affrontare la sua crisi di rappresentanza e per valorizzarne gli aspetti produttivi e sociali più innovativi.
G. Currado
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