Durante la conclusione del 44° meeting di Comunione e Liberazione presso la Fiera di Rimini, la figura centrale e di maggior risonanza è stata quella del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Presidente ha sottolineato l’importanza di una pace equa che non trascuri la sofferenza dei profughi. Ha affrontato i fenomeni migratori definendoli movimenti globali che non possono essere fermati da muri o barriere e ha fatto riferimento a un disegno presente nel suo appartamento al Quirinale: la raffigurazione di un ragazzo quattordicenne, vittima del naufragio nel Mediterraneo insieme ad altre centinaia di persone. Il corpo del giovane aveva una pagella cucita nella fodera della giacca, a simboleggiare il suo desiderio di studiare in Europa. Mattarella ha utilizzato questo episodio per ricordare che dietro le statistiche e i numeri delle migrazioni si nascondono storie individuali, progetti, sogni e futuro.
Il presidente ha lanciato un appello all’amicizia, a partire da sé stessi e dalla volontà di apportare maggiore umanità al mondo circostante. Rivolgendosi ai giovani presenti, ha evidenziato la loro genuina percezione delle sfide globali e la loro identità europea, che spesso supera quella degli adulti.
Mattarella ha voluto sottolineare la loro preparazione per affrontare le trasformazioni digitali e tecnologiche in corso, nonché la consapevolezza che la giustizia sociale è intrecciata con quella ambientale, incoraggiando i giovani a usare i social media con intelligenza, evitando che questi possano generare isolamento, enfatizzando inoltre l’importanza delle relazioni personali, degli incontri umani, dell’affetto e dell’impegno gratuito.
Questo passaggio del discorso ha ricevuto un caloroso applauso, così come quando Mattarella ha affrontato temi come la ricostruzione dopo l’alluvione in Emilia-Romagna e la ricerca di una pace giusta in Ucraina, esortando i giovani a conoscere profondamente la Costituzione e a farne un punto fermo nel loro futuro per difendersi da inganni e sottomissioni. H
Il Presidente ha concluso citando un appello di Giuseppe Dossetti rivolto ai giovani, sottolineando che la Costituzione del 1948 non dovrebbe essere scartata solo perché creata da una generazione passata, ma dovrebbe essere compresa e abbracciata.
All’arrivo di Mattarella, erano presenti il presidente del Meeting, Bernard Scholz, il governatore della Regione, Stefano Bonaccini, e il vicesindaco di Rimini, Chiara Bellini. L’accoglienza è stata calorosa, con numerosi applausi da parte dei volontari e dei visitatori presenti. Durante la sua visita, il presidente ha avuto l’opportunità di esplorare gli stand dell’evento.