L’Assemblea di Confindustria si è aperta a Roma con un caloroso applauso per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quest’anno, l’evento annuale ha fatto ritorno all’Auditorium Parco della Musica ed è stato caratterizzato dalla presenza della premier Giorgia Meloni e di una numerosa delegazione governativa, il tutto accompagnato dalle note dell’inno d’Italia.
Nel suo discorso inaugurale, il presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza di non permettere che la democrazia si basi su sentimenti passeggeri come l’inerzia o la paura. Ha avvertito contro due possibili errori: il primo, una reazione basata sulla ripetizione ossessiva di problemi senza cercare soluzioni coraggiose; il secondo, ancor più grave, cedere alle paure o addirittura cavalcarle in modo cinico. Per sottolineare il suo punto di vista, Mattarella ha richiamato le parole di Luigi Einaudi nel 1947, quando disse che gli italiani non dovrebbero cercare la salvezza altrove se non in se stessi, e ha aggiunto che oggi dovremmo considerare anche gli altri paesi dell’Unione Europea come alleati nella nostra prosperità.
Il presidente ha enfatizzato il legame tra economia e democrazia, affermando che un’economia robusta contribuisce al benessere del sistema democratico, della libertà e alla coesione della società. Ha citato un discorso di Roosevelt in cui si diceva che la paura stessa era l’unica cosa da temere, sottolineando che questo concetto rimane valido oggi, così come allora. Ha evidenziato che il progresso è guidato principalmente dal “capitale sociale” di un paese, sottolineando la responsabilità delle imprese nell’offrire opportunità di lavoro dignitoso, affinché i giovani non debbano cercare lavoro all’estero a causa di offerte retributive inadeguate.
Il presidente ha anche richiamato l’attenzione sulla sicurezza sul lavoro come questione cruciale, sottolineando che la democrazia si basa sul rispetto delle regole, inclusa la tutela del lavoro e delle condizioni lavorative. Ha riconosciuto il ruolo fondamentale delle imprese nel promuovere la crescita, l’innovazione, la cultura e l’integrazione, sottolineando che generare ricchezza è una delle loro responsabilità sociali primarie.
Mattarella ha chiarito che la Costituzione non promuove il capitalismo predatorio, ma piuttosto la diffusione della ricchezza. Ha sottolineato l’importanza di evitare la concentrazione del potere nelle istituzioni e nelle imprese, affermando che la lotta ai monopoli è un elemento cruciale nella preservazione della libertà e della concorrenza.
Nell’ultima sua apparizione come presidente di Confindustria, Carlo Bonomi ha sottolineato la necessità di un cambiamento di rotta per rendere il mercato del lavoro più inclusivo, in particolare per giovani e donne. Ha sottolineato l’importanza di politiche industriali e del lavoro che promuovano una competizione leale e la competitività come valori fondamentali. Bonomi ha sottolineato che, nonostante gli obblighi legali, è necessario attuare politiche coerenti per garantire la piena realizzazione dei diritti costituzionali e migliorare l’inclusività del mercato del lavoro.
In conclusione, l’Assemblea di Confindustria ha visto un appello alla responsabilità da parte del presidente Mattarella e un appello al cambiamento da parte di Carlo Bonomi, evidenziando la necessità di un impegno congiunto per affrontare le sfide economiche e sociali del paese.