OlioFest serata a Spazio5 …condita con libri e recitazione

Indispensabile e irrinunciabile. Seducente e gustoso. E tuttavia sempre da scoprire. Proprio per conoscere ancora meglio le sue suggestioni e...

oliofestIndispensabile e irrinunciabile. Seducente e gustoso. E tuttavia sempre da scoprire. Proprio per conoscere ancora meglio le sue suggestioni e le sue caratteristiche, l’olio è al centro di una serata speciale …condita con libri e recitazione. Si tratta di OlioFest, iniziativa concepita dal fotografo Maurizio Riccardi, creatore di Agrpress. Nell’appuntamento alle 18.30 di martedì 6 dicembre 2011 nello Spazio5 di via Crescenzio 99/d a Roma l’olio è guardato da diverse angolazioni essendo un grande protagonista della cultura gastronomica e non solo gastronomica dell’Italia.

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Indispensabile e irrinunciabile. Seducente e gustoso. E tuttavia sempre da scoprire. Proprio per conoscere ancora meglio le sue suggestioni e le sue caratteristiche, l’olio è al centro di una serata speciale …condita con libri e recitazione. Si tratta di OlioFest, iniziativa concepita dal fotografo Maurizio Riccardi, creatore di Agrpress. Nell’appuntamento alle 18.30 di martedì 6 dicembre 2011 nello Spazio5 di via Crescenzio 99/d a Roma l’olio è guardato da diverse angolazioni essendo un grande protagonista della cultura gastronomica e non solo gastronomica dell’Italia.

Stefano Polacchi presenta la guida “Oli d’Italia” pubblicata dal Gambero Rosso. Maria Grazia Caiafa fa gustare l’olio dop Chiusa dell’Annunziata. Lisa De Leonardis, della compagnia teatrale ArtLab, legge brani di “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello Hornby, edito dalla Sellerio.
OlioFest è dunque un percorso nell’eccellenza italiana. L’eccellenza di un’arte tradizionale quale la produzione di olio, un vanto dell’Italia. L’eccellenza del saper  vivere di cui “Oli d’Italia” del Gambero Rosso è una testimonianza documentata e rigorosa. L’olio della Caiafa di San Severo, in Puglia, racchiude in sé il Sud fatto di odori e colori forti, i suoi sapori autentici, la sua gente semplice ma forte. La voce di Lisa De Leonardis conduce nel mondo dei ricordi e delle emozioni di Simonetta Agnello Hornby con le avventure infantili nell’uliveto e le prime esperienze in cucina.
A OlioFest Stefano Polacchi illustra dunque nomi e criteri della selezione degli oli effettuata dagli assaggiatori professionisti del Gambero Rosso. Regione per regione le schede descrivono le produzioni ma anche le storie che le esprimono. Storie che sono una grande ricchezza. Un grande patrimonio del Bel Paese.
Maria Grazia Caiafa spiega che il termine “chiusa” nell’idioma sanseverese si perde nella notte dei tempi, forse importato dalle zone dove le città erano fortificate e laddove la coltivazione dell’ulivo avveniva all’interno delle cinte murarie o nei pressi dell’abitato, protetto da mura. Da questo caratteristico sistema di coltivazione deriva il termine “clausura”, poi diventato “chiusura” e “chiusa” ancora oggi utilizzato in questa zona della Puglia per designare una superficie olivata. Nel diciottesimo secolo questo termine è spesso utilizzato nelle carte della Capitanata in merito a cure colturali effettuate negli oliveti: “per zappatura, lavoratura e potatura della chiusa”; o anche per il ripristino delle opere murarie: “per risarcire il muro caduto d’una chiusa”.
E, mentre a OlioFest ideata da Maurizio Riccardi nello Spazio5 si assapora l’olio dop della Caiafa, risuonano le parole di Simonetta Agnello Hornby che descrive i “maestosi olivi saraceni diversi uno dall’ altro e appartenenti a tre antiche varietà: Biancolilla, Ogliare e Giarraffa” di Mosè, la storica casa di campagna della sua famiglia. Alcuni di questi olivi, si legge nel suo libro “avevano la chioma spampazzata ed enormi tronchi contorti – come sacchi ruvidi lavati, attorcigliati e lasciati ad asciugare al sole – che si curvavano sul terreno e sembravano lì per cadere”.

da Cultura Comunica

Giovanni Currado

Giovanni Currado

Responsabile editoriale dell'agenzia Agr Srl. Giornalista e fotografo, autore di diversi reportage in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi

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