Prime notizie sull’incontro fra governo e sindacati. La “rata di ammortamento” per chi perde il lavoro prima di raggiungere i requisiti dovrebbe essere restituita con gli interessi.
Il ministro Poletti, martedì 14 giugno 2016, ha incontrato i sindacati. GUARDA LE FOTO Nessuna penalizzazione, ma una rata di ammortamento per chi lascia il lavoro prima dell’età di vecchiaia. Sarebbe questa la soluzione illustrata del governo nell’incontro con i sindacati, secondo quanto riportato da alcuni partecipanti alla riunione.
Il governo propone un “ammortamento del prestito”. Ci sarebbe un costo diverso per chi perde il lavoro prima di raggiungere i requisiti per l’accesso alla pensione e per chi decide spontaneamente di lasciare l’impiego. Il sottosegretario Nannicini afferma che non si tratta di penalizzazione ma solo di una “rata di ammortamento”.
L’ipotesi del governo – sempre stando a quanto riferito dai sindacati – è l’anticipo finanziario della pensione netta per gli anni che mancano alla pensione di vecchiaia. Non si tratta di una penalizzazione sull’importo di pensione, bensì di una rata di ammortamento del prestito di venti anni con la copertura assicurativa ed una detrazione fiscale sulla parte del capitale anticipato “per alcuni soggetti più deboli e meritevoli di tutela”.