Mercoledì 10 giugno si è tenuta la prima votazione dell’edizione 2015 del Premio Strega, e sono stati annunciati i 5 finalisti eletti dagli “Amici della domenica”, la storica giuria composta da uomini e donne di cultura.
Il Premio Strega, fondato a Roma nel 1947 da Maria e Goffredo Bellonci con il contributo di Guido Alberti, viene assegnato ogni anno a un libro di narrativa pubblicato tra il 1° aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso. La giuria è composta dai cosiddetti “Amici della domenica”, un corpo elettorale di quattrocento uomini e donne di cultura, ai quali si aggiungono 60 lettori forti selezionati ogni anno da librerie indipendenti italiane associate all’ALI e da 15 gruppi di lettura coordinati da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’estero, per un totale di 460 aventi diritto di voto. I libri in gara, ognuno presentato da due Amici, sono scelti in due successive votazioni: la prima si tiene a metà giugno in Casa Bellonci (selezione della cinquina dei finalisti); la seconda, a luglio, a Villa Giulia (elezione del vincitore).
Ieri, mercoledì 10 giugno 2015, si è tenuto a Roma presso casa Bellonci, sede della fondazione omonima, il seggio della prima votazione del Premio Strega, presieduto dallo scrittore vincitore dell’ultima edizione, Francesco Piccolo, ed è stata annunciata la cinquina dei finalisti.
Si aggiudica la prima posizione (182 voti) Nicola Lagioia con “La Ferocia”, edito da Einaudi. Un romanzo che partendo dai drammi di una famiglia di costruttori pugliesi tensioni, racconta l’Italia contemporanea.”È una storia di fantasmi, un romanzo sul sud, ambientato in Puglia, ma la letteratura è sempre la parte per il tutto”, spiega Lagioia.
Mauro Covacich con La sposa (Bompiani) si classifica secondo con 157 voti. Il suo libro è una raccolta di 17 racconti in cui si fondono eventi di cronaca quotidiana, riferimenti autobiografici, rielaborazioni fantastiche e riflessioni personali con un costante riferimento all’era quotidiana. “Adesso mi sembra sia una bella gara in cui si potrà parlare finalmente di letteratura e di libri più che di testa a testa”, ha commentato lo scrittore triestino.
Particolare è il caso della terza posizione (140 punti), “Storia della bambina perduta” della scrittrice fantasma Elena Ferrante (Edizioni e/o), della quale non si conosce l’identità. Il suo sembra essere solo un pseudonimo, ma nonostante ciò è una scrittrice apprezzata non solo in Italia ma anche all’estero, in particolare in America, dove quattro suoi romanzi hanno trovato il favore del pubblico e raccolto critiche più che positive. Hanno parlato per lei i suoi editori, Sandro e Sandra Ferri, che dichiarano di essere contenti del risultato e ringraziano i lettori che hanno votato il libro.
Fabio Genovesi con il suo “Chi manda le onde” (Mondadori), si aggiudica il quarto posto (123 punti) Il suo è un racconto corale e ironico in cui il mare fa da fil rouge, reale e metaforico, alle storie dei personaggi.
Infine al quinto posto (con 119 punti) abbiamo Marco Santagata, autore di “Come donna innamorata” (Guanda), romanzo che celebra la vita dello scrittore Dante Alighieri.
Tra i sette esclusi dalla cinquina dei finalisti, spiccano i nomi di Vinicio Capossela con “Il paese dei coppoloni” (Feltrinelli), e il fumettista Zerocalcare on la sua graphic novel “Dimentica il mio nome” (Bao Publishing).
Non ci resta che aspettare la seconda votazione e la proclamazione del vincitore del 69° Premio Strega, che avverrà come al solito al Ninfeo di Villa Giulia il 2 luglio alle 21.