Presentata la nuova stagione del Teatro Arcobaleno a Roma

“Un classico è un’opera che non ha mai finito di dire quello che ha da dire”. Con questa citazione di...

il Teatro Arcobaleno a Roma, Teatro Stabile del classico dal 2002

“Un classico è un’opera che non ha mai finito di dire quello che ha da dire”. Con questa citazione di Italo Calvino lunedì 10 ottobre 2016 alle 21.00 si è aperta la conferenza stampa per la presentazione della Stagione Teatrale 2016/2017 del Teatro Arcobaleno di Roma.

Presenti il regista Vincenzo Zingaro, Direttore Artistico del Teatro Arcobaleno, gli artisti/le artiste (Giuseppe Argirò, Mauro Avogadro, Roberto D’Alessandro, Giovanni De Nava, Valentina Ferrante, Gianni Leonetti, Cinzia Maccagnano, Isabel Russinova, Edoardo Siravo, Vincenzo Zingaro) coinvolti/coinvolte nella Stagione Teatrale, i quali/le quali hanno presentato i loro spettacoli, gli attori della Compagnia Castalia (Alessio Binetti, Renato Campese, Alberto Caramel, Ugo Cardinali, Giancarlo Commare, Laura De Angelis, Gianluca Delle Fontane, Raffaele Gangale, Dario Garofalo, Riccardo Graziosi, Carmen Landolfi, Annalena Lombardi, Luna Marongiu, Rocco Militano, Alessandra Nardella, Fabio Pagano, Maurizio Palladino, Fabrizio Passerini, Mario Piana, Francesco Polizzi, Cristina Putignano, Giovanni Rizzuti, Piero Sarpa, Sina Sebastiani, Letizia Spada), che nel 2017 festeggerà i suoi primi venticinque anni di attività.

Fondata e diretta nel 1992 da Vincenzo Zingaro, e riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come “organismo di produzione teatrale di interesse nazionale”, la Compagnia Castalia ha sede a Roma, presso il Teatro Arcobaleno – via Francesco Redi 1/a, inaugurato nel 2002 come Teatro Stabile del Classico -, dove ha svolto e continua a svolgere un’ intensa attività teatrale, distinguendosi per aver intrapreso un cammino di ricerca alle origini del nostro Teatro, in particolar modo attraverso un approfondito studio sulla Commedia classica antica quale strumento – sempre attuale – di “lettura” della storia dell’umanità e quale stimolo per le nuove generazioni.

Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere il recupero delle nostre radici culturali , sottolineando e valorizzando l’enorme eredità del Teatro classico nella cultura europea contemporanea. La linea perseguita è quella di Teatro come evento rituale, come “festa” a cui l’intera comunità cittadina ha la possibilità di partecipare. Proprio come avveniva nella “pòlis” greca, in cui il divertimento si coniugava con un’occasione di incontro, di confronto e di reciproco arricchimento.

Caparbiamente fedele a tale linea da circa venticinque anni fa, la Compagnia Castalia ha ottenuto numerosi riconoscimenti – sia di pubblico sia di critica – affermandosi come una fra le più prestigiose e attive realtà nell’allestimento di opere classiche, a livello nazionale e internazionale. Gli allestimenti delle commedie classiche di Aristofane e di Plauto hanno riscosso uno straordinario successo, suscitando quasi ovunque grande entusiasmo.

“In questo momento storico”, afferma Vincenzo Zingaro, “dominato dalla logica avvilente del mero profitto e dell’effimero, il Teatro, più che mai, ha il compito di offrire all’anima un palcoscenico in cui potersi esprimere con assoluta libertà, dove ciascuno possa ritrovare la scintilla della propria esistenza”

Il calendario della stagione teatrale 2016/2017 si aprirà con Lysistrata di Aristofane (da mercoledì 19 a domenica 23 ottobre 2016, adattata da Valentina Ferrante, diretta dalla stessa Valentina Ferrante e Micaela De Grandi, e interpretata da Giovanna Criscuolo, Micaela De Grandi, Valentina Ferrante, Federico Fiorenza, Massimiliano Geraci, Giovanni Rizzuti). Lysistrata, la ribelle protagonista, affinché la guerra del Peloponneso abbia fine, mette in pratica un originale stratagemma: le donne greche si asterranno dall’avere rapporti con i mariti finché la guerra non sarà cessata.

Si prosegue con Aspettando Antigone di Claudio Zappalà (da giovedì 27 a domenica 30 ottobre 2016), diretta da Mauro Avogadro e interpretata da Dario Battaglia, Vladimir Randazzo, Nicasio Catanese, Ivan Graziano, testo vincitore del Premio “Cendic Segesta”. La vicenda di Antigone viene affrontata spostando il punto di vista: i protagonisti diventano quattro militari alla guardia del cadavere di Polinice e che, a loro modo, vorrebbero comprendere quale decisione sia più giusto prendere.

Sarà poi la volta di Casa di Bambola dello svedese Henrik Ibsen (da venerdì 11 a domenica 20 novembre 2016), diretta da Gianni Leonetti e interpretata da Alessandra Nardella, Fabio Pagano, Letizia Spata,  Alessio Binetti, Gianluca Delle Fontane. Uno fra i più celebri testi teatrali dell’Ottocento, “scandaloso” capolavoro sull’emancipazione femminile.

Con Orestea di Eschilo (da venerdì 25 a domenica 11 dicembre 2016), adattata e diretta da Giuseppe Argirò e interpretata da Renato Campese, Cinzia Maccagnano, Maurizio Palladino, Alberto Caramel, il regista porta in scena l’unica trilogia greca a noi pervenuta, mito di fondazione di ogni umanità e democrazia.

Ad inaugurare il venticinquesimo anno di attività della Compagnia Castalia, tornerà a grande richiesta la divertente commedia classica I Menecmi (Il gioco del doppio) di Plauto (da giovedì 29 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017), adattata e diretta da Vincenzo Zingaro e interpretata da Piero Sarpa, Annalena Lombardi, Rocco Militano, Riccardo Graziosi, Ugo Cardinali, Fabrizio Passerini, Laura De Angelis. Prototipo della commedia degli equivoci provocati dallo scambio di identità fra due personaggi (a cui si ispireranno anche William Shakespeare e Carlo Goldoni) in un’esilarante combinazione di situazioni comiche e scambi di persona.

Isabel Russinova sarà Tanaquilla – La nobile etrusca che fu regina di Roma, opera della stessa Isabel Russinova (da venerdì 13 a domenica 22 gennaio 2017), diretta da Rodolfo Martinelli Carraresi, eroina etrusca, una fra le figure femminili più influenti della storia romana. Moglie di Tarquinio Prisco (il quale, così come lei aveva voluto e predetto, diventerà il quinto Re di Roma), sua consigliera “dietro le quinte”, con le sue azioni favorì l’ascesa dei Tarquini, sancendo così la fortuna della Citta Eterna.

Secondo appuntamento per i venticinque anni della Compagnia Castalia, un altro capolavoro della commedia classica, Le donne al Parlamento di Aristofane (da venerdì 27 gennaio a domenica 12 marzo 2017), adattata e diretta da Vincenzo Zingaro e interpretata da Annalena Lombardi, Fabrizio Passerini, Ugo Cardinali, Rocco Militano, Piero Sarpa, Laura De Angelis, Sina Sebastiani, Mario Piana. Un divertente e graffiante spettacolo di grande impatto visivo che affronta temi di straordinaria attualità: stanche dell’incapacità degli uomini di costruire un mondo giusto, le donne mettono in pratica un “colpo di stato” e, una volta al governo, decidono di metter tutto in comune affinché l’interesse della collettività prevalga su quello dei singoli (un singolare caso di “tentato comunismo ante litteram”). Tuttavia, tale sogno è inesorabilmente destinato a scontrarsi con la realtà e, in un’esplosione di tragicomiche e paradossali contraddizioni, si trasformerà in una sorta di incubo grottesco. L’invettiva di Aristofane contro i politici corrotti e irresponsabili si leva in alto come un grido senza tempo, diventando così il grido di tutti coloro i quali/le quali aspirano davvero ad un mondo migliore.

A seguire Edipo Re di Sofocle (da venerdì 17 a domenica 26 marzo 2017), adattata e diretta da Cinzia Maccagnano e interpretata da, Dario Garofalo, dalla stessa Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano Raffaele Gangale. Considerato il capolavoro assoluto di Sofocle, nonché il più paradigmatico fra gli esempi dei meccanismi della tragedia greca.

Dopodiché andrà in scena Memorie dal sottosuolo di Fedor Dostoevskij (da giovedì 6 a domenica 9 aprile 2017), adattata e diretta da Giuseppe Argirò e interpretata da Edoardo Siravo. L’attore incarna il disagio dell’uomo moderno che cede all’inettitudine e all’impotenza dell’anima.

A concludere gli eventi per i venticinque anni della Compagnia Castalia, da giovedì 20 aprile a domenica 7 maggio 2017 Vincenzo Zingaro porterà in scena un suo “cavallo di battaglia”, dirigendo e interpretando (con Fabrizio Passerini, Annalena Lombardi, Rocco Militano, Ugo Cardinali, Laura De Angelis, Piero Sarpa e Carmen Landolf) il Miles Gloriosus (Il soldato spaccone) di Plauto. Il regista e attore affronta il testo sottolineando il rapporto che ebbe con la Commedia dell’Arte. Dal personaggio di Plauto prenderanno vita intramontabili personaggi quali Capitan Fracassa, Capitan Spaventa, e Capitan Matamoros. Lo spettacolo narra le “gesta” del protagonista evocando i numerosi percorsi della sua evoluzione nel corso dei secoli, seguendo il “fil rouge” che unisce la Commedia antica alla Commedia dell’Arte e, arrivando fino al secondo Novecento, anche alla cosiddetta Commedia all’italiana. Una rappresentazione dal ritmo vorticoso, arricchita dalle vivaci atmosfere della musica popolar partenopea di Nando Citarella.

Da martedì 9 a domenica 14 maggio 2017 sarà la volta de Il Ciclope di Euripide tradotta da Luigi Pirandello, diretta da Francesco Polizzi e interpretata da Roberto D’Alessandro, dallo stesso Francesco Polizzi e Giancarlo Commare. Dramma satiresco, parodia del noto episodio dell’Odissea che vede come protagonista il ciclope Polifemo. Grazie alla mediazione farsesca, lo scontro fra Ulisse e il ciclope perde quelle connotazioni metafisiche che erano caratteristica fondamentale e peculiare del racconto omerico e si trasforma in satira politica sull’uso della forza.

Infine vedremo il grande ritorno di Io, Edmund Kean (da giovedì 18 a domenica 28 maggio 2017), scritta e diretta da Giovanni De Nava, e interpretata dallo stesso Giovanni De Nava e Carmen Landolfi. Incentrato sulle “gesta” del più grande interprete shakespeariano di tutti i tempi. Con il suo piglio da mattatore, De Nava farà rivivere il percorso di Edmund Kean fra vita dissoluta e maniacalità artistica. Tale forte contrasto gli varrà la definizione di Alexandre Dumas padre (il noto autore de Il conte di Montecristo) di “genio e sregolatezza”.

Al termine della conferenza stampa, nel foyer del Teatro Arcobaleno è stato servito un rinfresco.

 

Alessandro Poggiani

Alessandro Poggiani

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da vent'anni circa, ha lavorato come battitore per libri, saggi ed articoli, e come segretario di produzione per un docufilm su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore, con la Dino Audino editore e con AGR. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e fotografo in occasione di incontri, dibattiti, presentazioni di libri, fiere librarie, vernissages e spettacoli teatrali.