Quattro anni fa, nel maggio 2012, moriva il grande scenografo e arredatore Andrea Crisanti. Il 12 giugno 2016 avrebbe compiuto ottant’anni.
Nato a Roma nel 1936, nel corso della sua lunga carriera – cominciata alla fine degli anni Cinquanta come assistente scenografo di Mario Garbuglia per La grande guerra, 1959, di Mario Monicelli – lavora in film diretti da registi quali Riccardo Freda (Maciste all’inferno – 1962), Michele Lupo (Sette volte sette – 1968), Francesco Rosi (Uomini contro – 1970 – Il caso Mattei – 1972 -, Lucky Luciano – 1973 -, Cadaveri eccellenti – 1976 -, tratto dal libro Il contesto di Leonardo Sciascia, Cristo si è fermato a Eboli – 1979 -, tratto dall’omonimo libro di Carlo Levi, Tre fratelli – 1981 -, Cronaca di una morte annunciata – 1987 -, tratto dall’omonimo libro di Gabriel Garcia Marquez, Dimenticare Palermo – 1989 – La tregua – 1997), Sergio Leone (Giù la testa – 1971) Sergio Corbucci (Bluff – Storia di truffe e di imbroglioni – 1976 -, Il signor Robinson, mostruosa storia d’amore e d’avventure – 1976 -, Tre tigri contro tre tigri – 1977 – Ecco noi per esempio…- 1977), Marco Vicario (Il cappotto di Astrakan – 1979), Marco Bellocchio (Salto nel vuoto – 1980 – Diavolo in corpo – 1986), Damiano Damiani (L’avvertimento – 1981), Michelangelo Antonioni (Identificazione di una donna – 1982), Carlo Verdone (Borotalco – 1982), Franco Zeffirelli (Il giovane Toscanini – 1988), Giuseppe Tornatore (con il quale ha lavorato in Nuovo Cinema Paradiso – 1988 -, che vincerà l’Oscar come Miglior Film Straniero, Stanno tutti bene – 1990 -, e Una pura formalità – 1994, con cui vince un David di Donatello per la Migliore Scenografia), Gianni Amelio (Il ladro di bambini – 1992), Sergio Citti (Vipera – 2001 -, Fratello e sorello – 2004), Ferzan Ozpetek (La finestra di fronte – 2003 -, Cuore sacro – 2005 -, con cui vince il suo secondo David di Donatello, Mine vaganti – 2010 -, Magnifica presenza – 2012), Pasquale Squitieri (L’avvocato De Gregorio – 2003), Roberto Andò (Sotto falso nome – 2004) i fratelli Paolo e Vittorio Taviani (La masseria delle allodole – 2006) Michele Soavi (Arrivederci amore, ciao – 2006 -, Il sangue dei vinti – 2008), Theo Anghelopulos (La polvere del tempo – 2008).
Per quanto riguarda le produzioni straniere, impossibile non ricordare le scenografie del russo Nostalghia (1983) di Andrej Tarkovskij e delle coproduzioni I vestiti nuovi dell’imperatore (2001) di Alan Taylor e Il consiglio d’Egitto (2002) di Emidio Greco, con cui vince un Nastro d’Argento per la Migliore Scenografia.
A partire dagli anni Settanta/Ottanta viene candidato per ben nove volte al David di Donatello (per Tre fratelli, Borotalco, Stanno tutti bene, Il ladro di bambini, La tregua, Arrivederci amore, ciao, la masseria delle allodole, Mine vaganti, e Magnifica presenza) e per sette volte al Nastro d’Argento (per Cadaveri eccellenti, Nuovo Cinema Paradiso, Una pura formalità, La finestra di fronte, Cuore sacro, La masseria delle allodole, e Mine vaganti).
A partire dall’89 insegna scenografia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e vent’anni dopo – nel 2010 – viene nominato presidente della Scuola Nazionale di Cinema.
Scenografo di grandissima professionalità e riconosciuto maestro e “padre professionale” per numerosi scenografi e arredatori della generazione successiva, chiude la sua carriera lavorando in Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, uscito nelle sale nel marzo 2012, circa due mesi prima della sua scomparsa.
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