Roma, 13 Giugno 2011 – In piazza della Bocca della Verità il batti-quorum è finito, inizia la festa. “Siamo arrivati al 57%, ci siamo riusciti. Abbiamo portato a votare quasi 30 milioni di italiani – gridano entusiasti i promotori – L’acqua, il nucleare, la giustizia. Temi su cui abbiamo ripreso la parola per dire che i beni pubblici devono restare tali”.
Roma, 13 Giugno 2011 – In piazza della Bocca della Verità il batti-quorum è finito, inizia la festa. “Siamo arrivati al 57%, ci siamo riusciti. Abbiamo portato a votare quasi 30 milioni di italiani – gridano entusiasti i promotori – L’acqua, il nucleare, la giustizia. Temi su cui abbiamo ripreso la parola per dire che i beni pubblici devono restare tali”. Un lavoro durato più di un anno. E che oggi si conclude in una festa colorata e spontanea. E in un annuncio: “Questo è solo l’inizio”.
Piazza della Bocca della Verità è già quasi piena alle tre del pomeriggio. In tanti hanno deciso di aspettare per strada i risultati. Una piazza intergenerazionale accomunata dalla speranza in un “miracolo”, messa insieme nel nome della solidarietà. I primi dati sorprendono tutti. Le bandiere dei movimenti iniziano a sventolare. Abbracci, sorrisi, slogan urlati con tutto il fiato a disposizione.
Poi, tra balli e brindisi, inizia la kermesse sul palco. L’aggiornamento delle cifre è costante. La playlist fa ballare tutti, nessuno escluso. E ogni percentuale viene accolta da un boato.
Le parole più applaudite sono quelle di Stefano Rodotà. “Sono emozionato. Abbiamo iniziato questo percorso più di un anno fa. E oggi abbiamo restituito agli italiani uno strumento fondamentale della democrazia: il referendum. Il cambiamento è iniziato”. Poi la disamina di un percorso che si snoda attraverso le manifestazioni degli studenti, dei precari, delle donne. “Con il voto di oggi abbiamo imposto un’altra agenda al Paese. E nel futuro di questo nuovo soggetto politico ci sono altre sfide, altrettanto importanti: il reddito di cittadinanza, la sconfitta dell’omofobia, l’accoglienza degli immigrati”.
G. Currado – Agrpress
Foto © Agrpress.it
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