Il premier Matteo Renzi, arrivato alle 11 alla kermesse Cl, ha salutato la folla che lo attendeva. Autografi, selfie e un nuovo annuncio: “dall’anno prossimo togliamo Tasi e Imu per tutti”.
Il Presidente del Consiglio tocca subito il tema dell’immigrazione: “non cederemo mai al messaggio che vuol far diventare l’Italia la terra della paura, possiamo anche perdere 3 voti, ma non cederemo al provincialismo della paura. Non è buonismo, ma umanità: secoli di umanità ai quali non rinuncio per 3 voti. Prima salviamo le vite”, ha detto Renzi rivolto alla platea di Comunione e liberazione.
Il prossimo anno verranno tagliate Tasi e Imu per tutti, continua Renzi, respingendo le critiche di chi lo paragona a governi passati: “Mi si dice: ‘ma la tassa sulla casa l’aveva tolta Berlusconi’. Non è vero, Berlusconi l’ha rimessa, insieme a Monti. E poi non si tratta di chi ha fatto o non ha fatto una cosa, ma se quella o giusta o meno”. Ricordando che la “prima cosa fatta sono gli 80 euro”, Renzi ha aggiunto che “abbassare le tasse è una scommessa che non si fa solo per un anno. Abbassare le tasse sul costo del lavoro è una cosa di buon senso”. Poi “nel 2017 ci possiamo concentrare sull’Ires cioè sulle tasse sulle imprese, oggi al 31% e portarla al 24% sotto la Spagna, e poi per il 2018 intervenire sull’Irpef”. Così come le azioni fatte per l’immigrazione, anche quelle relative al fisco, sottolinea Renzi, non sono state fatte per conquistare consensi: “La riduzione delle tasse aumenta il tasso di libertà del Paese, aumenta il tasso di giustizia sociale”.