Roma campione del motocross

C’è un filo sottile, ma ormai radicato, tra Roma e il motocross. In realtà c’è stato qualche buon pilota con...

Foto © Filippo Falsaperla

C’è un filo sottile, ma ormai radicato, tra Roma e il motocross.

In realtà c’è stato qualche buon pilota con le ruote artigliate, come Stefano Randazzo o Pietro Miccheli. O meglio ancora come Claudio De Carli, che poi è un po’ la miccia di questa storia fatta di sudore, polvere (o fango, a scelta…)  e gloria. Grazie a quello che è stato il precursore dei piloti della vecchia 500, negli Anni 70-80, nella Capitale sono appena arrivati tutti e due di titoli mondiali 2023, anche se grazie… ad un siciliano e ad uno spagnolo. Andrea Adamo, 20 anni di Calatafimi (Trapani) ha portato a casa il titolo della MX2, la classe cadetta 250 cc, quella dei giovanissimi, Jorge Prado quello della MXGP (dopo due nella classe  inferiore), la 450 dei supercampioni. Nello stesso giorno, a Maggiora, il gran premio “di casa” per entrambi.

Cosa c’entra allora Roma in tutto questo? Semplicemente fondamentale. Perché intorno alla squadra messa in piedi da De Carli, una volta appeso il casco al chiodo, sono cresciuti tanti grandi piloti, a partire dal campionissimo Tony Cairoli. Nove titoli: solo il belga Stefan Everts ha fatto meglio con 10. Dalla base, con annessa pista, di Malagrotta sono usciti anche Prado e Adamo. Lo spagnolo perché ha preso casa e residenza poco lontano, a Santa Marinella, che alterna con la sua Spagna e il Belgio, nella micidiale Lommel, dove tutti i piloti imparano a fare i conti con la sabbia, vera insidia della specialità. Jorge fa parte direttamente della “famiglia” De Carli, visto che ha  portato al primo titolo anche la GasGas, marchio del Gruppo Ktm, nella squadra gestita da Davide, figlio di Claudio che è appena diventato responsabile del cross GasGas.

Andrea, che invece vive in Toscana, a Montevarchi, con la fidanzata Elena, figlia di un’altra leggenda del motocross italiano, Corrado Maddii, ma anche a Lommel, sempre per familiarizzare con le piste nordiche. Però spessissimo è a Roma ad allenarsi. Perché così può “incrociare il manubrio”  con il suo nuovo team manager della squadra Ktm ufficiale: sì proprio il mito Cairoli, che gestisce lui e un altro nome importante come Lean Everts, figlio di quello Stefan che Tony per mille motivi non è riuscito ad agguantare in cima al mondo. Dove oggi ci sono Andrea e Jorge. Ma anche Roma. Un po’, anzi tantissimo

Filippo Falsaperla

Filippo Falsaperla