“Se la tengano pure”.
Con questo “colpo d’ala” Sophie Marceau ha rifiutato di essere insignita della Legion d’Onore, massima onorificenza della Repubblica francese. A indignare la celebre attrice, in Francia icona di stile e naturale eleganza, è stata l’attribuzione – avvenuta pochi giorni fa -del medesimo riconoscimento al principe ereditario saudita nonché ministro dell’interno di Riad.
Su Twitter ha pubblicato un articolo sulle settanta esecuzioni capitali eseguite in Arabia Saudita dall’inizio del 2016. «Ecco perché‚ ho rifiutato la Legion d’Onore», specifica l’attrice associandosi all’ondata di indignazione che ha visto in prima linea associazioni e intellettuali.
Il conferimento della Legion d’Onore al rappresentante di una monarchia accusata di violare i diritti umani ha irritato molti francesi. La cerimonia si è tenuta venerdì 4 marzo all’Eliseo, nel più stretto riserbo. Se a Parigi lo si è scopertoè solo perché‚ nel frattempo, i media sauditi hanno abbondantemente annunciato la notizia a Riad. Nell’epoca di internet la notizia si è ritorta sulle rive della Senna come una sorta di “boomerang”. Nel comunicato saudita si legge che la massima onorificenza è stata attribuita al principe ereditario saudita «per i suoi sforzi nella regione e nel mondo nella lotta contro il terrorismo e l’estremismo». Tuttavia, a Parigi, in molti hanno ricordato le violazioni dei diritti umani e i contratti milionari strappati dalla Francia alla monarchia waabita per la vendita dei caccia da guerra Rafale. La Legione al principe? All’Eliseo minimizzano. “Lo facciamo spesso con le personalità straniere. Si tratta di una pratica protocollare corrente”. “Del resto”, aggiungono fonti vicine al Presidente, “anche Hollande, durante una visita a Riad, è stato decorato con l’ordine supremo del Regno”. “Si tratta solo di una tradizione diplomatica, potrei citarvene tante altre. Non c’era nulla di solenne. Ma capisco le reazioni negative”, ha dichiarato in diretta su Radio France Inter l’ex premier e attuale ministro degli Esteri Jean-Marc Ayrault.
Istituita da Napoleone Bonaparte nel 1802, nel corso dei decenni, la Legion d’Onore è già stata “rispedita al mittente” da nomi del calibro di Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Courbet, Lafayette, il celebre pittore impressionista Claude Monet, e, in epoche più recenti, un’altra notissima attrice: Brigitte Bardot. Prima che alla lista si aggiungesse anche Sophie Marceau, l’’ultimo a rifiutarla era stato, nel 2015, Thomas Piketty, autore del best seller Il Capitale nel XXI secolo.
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