Venerdì 5 maggio 2023 a Grosseto arriverà, fresco di candidatura ai David di Donatello nella sezione Compositore per “Pataffio”, il grande Stefano Bollani, che, sul palcoscenico del Teatro Moderno – via Tripoli, 33 -, darà vita al suo “Piano Solo”.
L’evento è organizzato da A.Gi.Mus ed è stato finanziato e co-organizzato da Castagneto Banca 1910, main sponsor de La Voce di Ogni Strumento, che ha creduto in questo progetto. Il ricavato del concerto sarà interamente devoluto all’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma)
Gloria Mazzi, direttore artistico di A.Gi.Mus Grosseto, esprime tutta la sua emozione: «Avere Stefano Bollani al Teatro Moderno è una soddisfazione professionale enorme e un grande regalo per tutto il territorio. Erano anni che non tornava in Maremma per un concerto e noi non vediamo l’ora di poterlo ascoltare. La notizia della sua candidatura ai David di Donatello, che si svolgeranno il 10 maggio, pochi giorni dopo lo spettacolo di Grosseto, ci riempie ancora più di orgoglio e facciamo tutti il tifo per lui!».
Piano Solo, più che un tradizionale concerto al pianoforte, è un omaggio all’arte dell’improvvisazione. Nel momento in cui Stefano Bollani sale sul palco per il suo one man show, tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi dei brani. Lo spettatore/spettatrice è trascinato/trascinata in un’avventura, un viaggio a perdifiato attraverso orizzonti musicali solo apparentemente lontani. Si può passare così dalle sue composizioni a Carosone, dal jazz ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta. In questo vero e proprio flusso di coscienza musicale, il riso e l’emozione si mescolano. Una sola cosa è certa, alla fine del concerto sarà il pubblico a decidere il bis. Bollani diligentemente segna ed esegue sul momento i pezzi richiesti: un medley imprevedibile in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza.
Stefano Bollani inizia a studiare pianoforte a sei anni ed esordisce professionalmente a quindici. Dopo il diploma di Conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 – e una breve esperienza come turnista nel mondo del pop con Raf e Jovanotti fra gli altri – si afferma nel jazz, suonando su palchi come la Town Hall di New York, la Scala di Milano e Umbria Jazz. Fondamentale è la collaborazione, avviata nel 1996 e mai interrotta, con il grande Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide tredici dischi, fra i quali Tati (2005), The Third Man (2007) e New York Days (2008). Nel corso della sua carriera collabora con musicisti quali Pat Metheny, Gato Barbieri, Richard Galliano, Sol Gabetta, Phil Woods, Lee Konitz, Bill Frisell, Chico Buarque, Caetano Veloso e Chick Corea, con cui realizza il disco live Orvieto (2011)
Nel 1998, alla guida del gruppo L’Orchestra del Titanic, omaggia la musica italiana degli anni Trenta e Quaranta con Abbassa la tua radio, disco-spettacolo a cui collaborano Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto. Particolarmente fuori dai canoni risultano poi lavori come La gnosi delle fanfole, insieme al cantautore Massimo Altomare su testi (1998) di Fosco Maraini, Cantata dei Pastori Immobili, Oratorio musicale per quattro voci, realizzato su testi (2004) di David Riondino e il disco di canzoni scandinave Gleda (2005). Come produttore artistico e arrangiatore lavora inoltre al disco di Bodo Rondelli Disperati intellettuali ubriaconi (2002), vincendo il premio Ciampi.
Fra il 2002 il 2006 incide quatto dischi per l’etichetta francese Label Bleu: Les Fleures Bleues, Smat Smat, Concertone e I Visionari. Il 2006 è anche l’anno di Piano Solo (disco dell’anno per «Musica Jazz»). Nel 2007 esce BollaniCarioca, disco realizzato insieme a grandissimi artisti brasiliani: a dicembre è il secondo musicista, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela di Rio de Janeiro. Sempre nel 2007 vince lo European Jazz Preis e viene inserito dalla rivista americana «Allaboutjazz» nell’elenco dei cinque migliori musicisti dell’anno insieme a Dave Brubeck, Ornette Coleman, Charles Mingus e Sonny Rollins. Fra le produzioni più recenti: Big Band (2013); Joy In Spite of Everything (2014); Sheik Yer Zappa (2014), live dedicato a Frank Zappa; Arrivano gli alieni (2015), in cui si cimenta per la prima volta come cantautore; Napoli Trip (2016), con Daniele Sepe, Manu Katché e Jan Bang fra gli altri. Presta inoltre il suo piano ad artisti del pop-rock italiano fra cui Irene Grandi, con la quale firma l’album Irene Grandi e Stefano Bollani (2012). Nel 2020 Stefano Bollani incide Piano Variations on Jesus Christ Superstar, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’opera.
In ambito classico si esibisce come solista con orchestre sinfoniche (Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris, Filarmonica della Scala di Milano, Santa Cecilia di Roma, Toronto Symphony Orchestra) al fianco di direttori come Zubin Mehta, Kristjan Järvi, Daniel Harding, Antonio Pappano e soprattutto Riccardo Chailly, con cui incide Rhapsody in Blue e Concerto in Fa di Gerorge Gershwin in un cd (2010) che vince il Disco di Platino con più di settantamila copie vendute. Seguono il Concerto in Sol (2012) di Maurice Ravel e, nel 2013, un Dvd live registrato alla Scala di Milano con il Concerto in Fa.
Dal 2017 si esibisce con Concerto Azzurro e dal 2019 con Concerto Verde dedicati rispettivamente al Chakra della gola e della comunicazione e al Chakra del cuore e dell’amore che confluiscono nel disco orchestrale El Chakracanta – live in Buenos Aires, che contiene anche due tanghi originali.
Il suo desiderio di sperimentazione sconfina nel mondo dell’editoria. Nel 2006, per Baldini Castoldi Dalai, pubblica il romanzo La sindrome di Brontolo, cui seguono Parliamo di musica (2013) e Il monello, il guru, l’alchimista e altre storie di musicisti (2015), entrambi editi da Mondadori. Come personaggio, con il nome di “Paperefano Bolletta”, compare sul settimanale «Topolino», di cui è anche nominato Ambasciatore.
Per la radio è ideatore e conduttore, con David Riondino e Mirko Guerrini, della trasmissione Dottor Djembè (Radio Rai 3, 2006-2012), da cui nascono anche il libro Lo Zibaldone del Dottor Djembè (2008) e lo speciale tv Buonasera Dottor Djembè (Rai 3, 2010). Dal 2009 sue sono le sigle del palinsesto di Radio Rai 3. A settembre 2020 conduce Evviva su Radio3 insieme a Valentina Cenni.
A teatro collabora, fra gli altri, con Claudio Bisio, Maurizio Crozza, Giuseppe Battiston, Marco Baliani, la Banda Osiris, e scrive le musiche per tre spettacoli di Lella Costa (Alice, una meraviglia di paese, Amleto e Ragazze) e per l’Antigone di Cristina Pezzoli. Membro onorario del Collegio Italiano di Patafisica, è co-autore e attore nello spettacolo La Regina Dada, realizzato insieme a Valentina Cenni nel 2016.
In televisione è ospite fisso di Renzo Arbore nel programma Meno siamo meglio stiamo (Rai 1, 2005) e ideatore, autore e conduttore delle due edizioni di Sostiene Bollani (Rai 3, 2011 e 2013), con cui porta la musica jazz sul piccolo schermo. E ancora crea e conduce L’importante è avere un piano (Rai 1, 2016): sette appuntamenti in seconda serata su Rai1 con ospiti, improvvisazioni e musica dal vivo. Nel 2021 Bollani torna in tv con il programma di successo Via dei Matti numero 0, scritto e condotto insieme alla moglie Valentina Cenni e in onda su Rai3.
Le attività di A.Gi.Mus. sono realizzate con il patrocino del Ministero della Difesa, Ministero della Cultura, Provincia di Grosseto, Comune di Grosseto, Ass. Teatri di Grosseto, Comune di Castiglione della Pescaia, Savoia Cavalleria (3°), Centro Militare Veterinario, 4° Stormo Caccia Intercettori, Guardia di Finanza, 121^ Squadriglia Ra-dar Remota, Fondazione Grosseto Cultura, Assistenza Spirituale Forze Armate, A.Gi.Mus – Associazione Giovanile Musicale, Lions Club Grosseto Host, Proloco Grosseto. Fra le novità di quest’anno l’ingresso di due nuovi enti patrocinatori: la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di stanza a Grosseto.
La Castagneto Banca 1910 è main partner anche della rassegna “La Voce di Ogni Strumento” che vede fra i suoi sostenitori anche Conad.
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