Una risorsa per l’italia – La Cisl porta in piazza 30mila persone

Circa 30.000 persone a piazza Navona per reclamare pari diritti e una nuova legge sulla cittadinanza. A portarle in piazza...

cisl_0115Circa 30.000 persone a piazza Navona per reclamare pari diritti e una nuova legge sulla cittadinanza. A portarle in piazza e’ stata la Cisl che, per la prima vota nella storia, ha fatto sfilare fianco a fianco immigrati e poliziotti, vigili del fuoco, guardie forestali…

 

 

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(AGI) – Roma, 10 ott. – Circa 30.000 persone a piazza Navona per reclamare pari diritti e una nuova legge sulla cittadinanza. A portarle in piazza e’ stata la Cisl che, per la prima vota nella storia, ha fatto sfilare fianco a fianco immigrati e poliziotti, vigili del fuoco, guardie forestali. Alla manifestazione, in corso di svolgimento, si e’ trovato anche il modo di ricordare le vittime del disastro messinese: bandiere al lutto e cartelli che chiedevano di “non abbandonare i martiri di Messina”. Il tema principale rimane,tuttavia, il diritto alla cittadinanza, uno strumento indispensabile per i manifestanti, “se si vuole garantire integrazione e quindi sicurezza”.

Della stessa idea e’ il segretario della Cisl Raffaele Bonanni: “Oggi siamo qui perche’ siamo preoccupati dal tentativo di confondere i problemi dell’accoglienza con quelli dell’ordine pubblico”, ha detto, “come se immigrazione debba corrispondere a disordine e criminalita'”. Critico, il segretario della Cisl, con l’istituzione delle ‘ronde’: “Si alimenta cosi’ una sottocultura pericolosa che si rivolge solo alla pancia del Paese, spinta a mobilitarsi solo contro lo straniero e il diverso”. Al contrario, Bonanni auspica “un tavolo istituito dal governo che metta insieme le forze sociali e quelle politiche rappresentate in parlamento”. Da questo punto di vista, un plauso viene rivolto “al parlamento e a chi ha firmato la proposta di legge bipartisan sulla cittadinanza: noi”, aggiunge Bonanni, “chiediamo che sia riconosciuta la cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia, come avviene in quasi tutta Europa e negli Stati Uniti. Bisogna riconoscere pieni diritti a quelle persone che da noi lavorano, pagano le tasse e i contributi, creano ricchezza”. (AGI)

Marino Paoloni

Marino Paoloni

Giornalista e fotografo, responsabile area business e corporate

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